Aspetto mezzogiorno per vedere la premiazione dei due ori Olimpici!
Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
Aver cura di un bambino, crescerlo, educarlo fino alla sua indipendenza non è (quasi) mai un atto egoistico. Lo è molto di più scegliere di non avere figli. Nel primo caso si tratta di anni ed anni di dedizione altruistica quasi totale.
Ciò premesso, rispondo anche a LadyH: conosco parecchie coppie che hanno adottato dei figli, anche di altri paesi: è difficilissimo, bisogna dimostrare a tutti gli effetti, anche legali, di essere una coppia equilibrata, e per tacere dei problemi pregressi che il bimbo ha, essendo stato parcheggiato in un orfanotrofio, problemi che, alla lunga, emergono, nonostante tutto l’amore e l’attenzione che gli si offrono.
Con la fecondazione artificiale almeno la genetica è salva, si vanno incontro a meno incognite, anche se ogni vita di ciascun bambino sia in realtà un’incognita.
La domanda è " Perchè si vuole mettere al mondo un figlio?"
L'istinto di procreare per perpetuare la specie e quindi un istinto naturale, innato nella maggior parte di noi, lo si fa per la società oppure una scelta altrettanto egoistica motivata da dare un senso all'esistenza, colmare vuoti ecc...(chi più ne ha ne metta) di quella di non aver figli?
Dare una famiglia ad un bambino che sfortunatamente l'ha persa per vari motivi è un conto, invece cercare ad ogni costo di procreare, e mettere al mondo un figlio magari privandolo di proposito fin da subito di un padre o di una madre attraverso ad esempio utero in affitto lo trovo innaturale ed egoistico.
Ovviamente è una mia opinione del tutto personale. Non dico che sia sbagliato o che un figlio non cresca ugualmente bene ma per me la famiglia naturale è composta da madre e padre, uomo, donna quindi una figura paterna e una materna, che poi sia un modello discutibile se ne può discutere all'infinito ma io la penso così.
L'essere umano per venire al mondo, per essere concepito, in natura ha bisogno di un maschio e una femmina, uomo, donna, vabbè mo' è stato messo tutto in discussione, non si sa più se si può dire uomo, donna, maschio, femmina,perchè si finisce per essere considerati discriminanti, omofobi o non so cos'altro, vedremo a dove ci porterà sta confusione o forse meglio dire "vedranno" i posteri, le generazioni future.
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
@Follemente
Sì lo so, ho parenti, coppie etero che pure hanno adottato bambini, più di uno all'estero, non è così semplice adottare un bambino e il vissuto precedente in orfanotrofio non si cancella qualche problema alla lunga emerge nonostante l'amore e le attenzioni.Ciò premesso, rispondo anche a LadyH: conosco parecchie coppie che hanno adottato dei figli, anche di altri paesi: è difficilissimo, bisogna dimostrare a tutti gli effetti, anche legali, di essere una coppia equilibrata, e per tacere dei problemi pregressi che il bimbo ha, essendo stato parcheggiato in un orfanotrofio, problemi che, alla lunga, emergono, nonostante tutto l’amore e l’attenzione che gli si offrono.
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
Nella sua infinita bontà, il Signore mi ha inviato, tramite mia moglie, due femmine. Per carità, Sono felicissimo così, sarei stato contento di avere anche un maschio, magari gli avrei insegnato quella serenità interiore che da sempre possiedo e cioè di non entrare mai in competizione con nessuno per dimostrare di esser cosiddetti "uomini". Sarà che sono cresciuto in ambiente militare dove tutto veniva misurato e pesato in base alla dimostrazione di forza...
Forte con i deboli (o sottoposti), appecorato con i forti (o superiori)... questo è il comportamento di base in certi ambienti... Idea che ho da sempre rifiutato o perlomeno, da quando ho capito che la vera dimostrazione di forza è quella di mostrarsi calmi e distaccati, liberi da condizionamenti o ansie da prestazioni.... dover insomma dimostrare sempre qualcosa a qualcuno, altrimenti non si è nessuno!!!
Ebbene pensavo che avendo un figlio maschio il mio compito sarebbe stato più arduo, visto la competizione di oggi, portata all'esasperazione dai tempi moderni...
Ma chi l'ha detto poi che lo stesso non vale per le figlie femmine?
Oggi ho una figlia che non si lascia condizionare dal mondo esterno, segue dritta la sua strada, si interessa delle cose che le interessano e non deve dimostrare niente a nessuno... quando una volta le chiesi se a scuola aveva problemi con certe alunne che si sentivano principesse sul pisello, additando chi è tranquillo e pacato, quasi fosse un diverso, lei mi aveva risposto "Chi se ne frega, papà, tanto tra due anni non le vedrò più".
Qui sta la saggezza del tranquillo.... nulla mi scalfisce, se io non decido che mi scalfisca... Ed il bello è che non le ho dovuto dire nulla... l'ha realizzato da sola.... è proprio figlia mia.
Ed io che mi preoccupavo...
Guardo mia figlia e rivedo me stesso, con la differenza che, a questa età, è difficile continuare con questa filosofia.... perché dopo 50anni di tranquillità... i coglioni cominciano a frullare per i cavoli loro dopo battaglie vinte e altrettante perse... tuttavia provo a resistere e mia figlia mi da forza...
Ma io ho anche un'altra figlia. Quella che se compri un mobile all'ikea e decidi di montarlo il giorno dopo, lei, la sera, quando rientri a casa, te lo fa trovare montato perfettamente...
si lancia sulle sfide come fosse una puledra al galoppo. Nulla la spaventa, niente la ferma... tutto può fare ed in genere lo fa. E lo fa anche bene.
Anche se, in verità, si lascia condizionare dalla competitività... vabbè non tutti siamo uguali. E poi magari anche questo serve, da stimolo, no?
A sette/otto anni ha vinto un premio letterario, per essersi inventata una favola che poi la maestra ha fatto pubblicare su un giornale. Siamo andati fino a Messina a ritirarlo.
Ha scelto di frequentare lo Scientifico, salvo poi realizzare al 2° anno di voler fare la professoressa di lettere moderne... e quindi il Classico sarebbe stato meglio... ma fa nulla...
Quest'anno a parte quattro miseri 10, poi ha preso tutti 9!!!
Si lo so, mi sto vantando... l'altra, quella che non la scalfisce nessuno, ha preso qualche 8 e poi tutti 7, ma le devi stare addosso altrimenti si rilassa e non rende...
(si distrae, sogna, proprio come facevo io). Lei vuole fare la fumettista.... disegna che è un fenomeno... ma a noi non fa vedere nulla... i nostri amici che la seguono
su istagram ci fanno vedere quanto è brava nel disegnare fumetti, mentre quando le chiediamo di mostrarci qualcosa, lei si nasconde.
La professoressa di lettere e la fumettista.... che nel frattempo studia scienze umane... ma solo perché qualcosa la deve studiare...
praticità e idealismo... sogno e concretezza....
Ah, ci ho provato a dire ad entrambe di arruolarsi in Marina... (caro papà, il mio dovere l'ho fatto), ma mi hanno mandato a quel paese e del resto, di quel mondo che io amo e odio allo stesso tempo (il mondo militare), loro per fortuna non hanno avuto influenze, se non per quei valori di base quale onestà, educazione e rispetto per il prossimo (ma non per la patria... o perlomeno, non ossessivamente... io mi reputo un uomo di mondo).
Che faccio, adotto un ragazzino?
L'ho fatto. Si chiama Nicolò, è il fidanzato della futura professoressa di lettere moderne... voleva fare il cadetto in marina, ma forse opterà per ingegneria navale... il che, per uno come me che lavora con le navi, non è male. Ha la stessa età sella futura professoressa, entrambi l'anno prossimo sono di maturità...
Poi, inizierà un altro capito della loro (e nostra, mia e di mia moglie), vita.
Amen
Ultima modifica di bumble-bee; 02-08-2021 alle 15:32
Bambol utente of the decade
Il mio pensiero è...quanto segue...
"Chi sono io?" Chiese un giovane a Confucio.
"Sei quello che pensi." rispose il saggio.
Te lo spiego con una storia. Un giorno, dalle mura di una città,
verso il tramonto si videro sulla linea dell'orizzonte due persone
che si abbracciavano.
"Sono un papà e una mamma", pensò una bambina innocente.
"Sono due amici che s'incontrano dopo molti anni", pensò un uomo solo.
"Sono due mercanti che hanno concluso un buon affare", pensò un uomo avido di denaro.
"È un padre che abbraccia un figlio di ritorno dalla guerra", pensò una donna dall'anima tenera.
"E' una figlia che abbraccia il padre di ritorno da un viaggio", pensò un uomo addolorato per la morte di una figlia.
"Sono due innamorati", pensò una ragazza che sognava l'amore.
"Sono due uomini che lottano all'ultimo sangue", pensò un assassino.
"Chissà perché si abbracciano", pensò un uomo dal cuore arido.
"È bello vedere due persone che si abbracciano", pensò un uomo di Dio.
"Ogni pensiero", concluse il Maestro, “rivela a te stesso quello che sei."
Esamina di frequente i tuoi pensieri: ti possono dire molte più cose su di te di qualsiasi Maestro.
_Confucio: “Tu sei ciò che pensi”.