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Nel "Libro di Mosia" vengono narrati eventi accaduti tra il 130 e il 124 a.C.
Io vi dico che mi è stato permesso di trascorrere la mia vita a vostro servizio fino a oggi e non ho preteso da voi né oro né argento né alcun genere di ricchezze. Né ho sopportato che voi foste confinati entro prigioni né che vi rendeste schiavi l’un l’altro né che uccideste o saccheggiaste, o rubaste, o commetteste adulterio; e non ho neppure sopportato che commetteste alcun genere di malvagità e vi ho insegnato ad osservare i comandamenti del Signore, in tutto ciò che egli ha ordinato. Ed io pure ho lavorato con le mie stesse mani per potervi servire e perché non foste gravati di tasse né di alcunché di pesante sulle vostre spalle. Di tutte queste cose di cui ho parlato, voi stessi siete oggi testimoni. Eppure, fratelli miei, io non ho fatto tutto ciò per potermi vantare né ve lo dico per farvene un’accusa, ma piuttosto perché sappiate che posso risponderne oggi dinanzi a Dio con coscienza pura. (2:12-15)
Se dunque quest’uomo non si pente, ma rimane e muore nemico di Dio, le esigenze della giustizia divina risvegliano nella sua anima immortale un vivido senso della sua propria colpa, che lo fa fuggire dalla presenza del Signore e riempire il suo essere di colpevolezza, di dolore e d’angoscia, il che è simile ad un fuoco inestinguibile, la cui fiamma ascende in eterno (1). Ed ora io vi dico che la misericordia non avrà presa su quest’uomo, per cui la sua ultima pena sarà di subire un tormento eterno. (2:38, 39)
Sappi, infatti, che il giorno viene e non è più assai lontano, in cui il Signore onnipotente, che regna, che fu ed è d’eternità in eternità, scenderà in potenza dal cielo ed abiterà un tabernacolo di terra e andrà in mezzo agli uomini, operando possenti miracoli, tali come guarire i malati, resuscitare i morti, far camminare gli storpi, ridar la vista ai ciechi e l’udito ai sordi e guarendo ogni sorta di malattie. E scaccerà demoni, o gli spiriti impuri, che prendono dimora nei cuori dei figlioli degli uomini. Ed ecco, egli soffrirà le tentazioni ed i dolori del corpo, la fame, la sete e la fatica, anzi più di quanto l’uomo possa sopportare senza soccombere; ecco, infatti, il sangue gli uscirà da ogni poro, sì grande sarà la sua angoscia per la perversità e le abominazioni del suo popolo. E sarà chiamato Gesù Cristo, il Figliolo di Dio, il Padre del cielo e della terra, il Creatore di tutte le cose fin dal principio, e sua madre sarà chiamata Maria. Ed ecco, egli viene al suo popolo affinché la salvezza sia data ai figlioli degli uomini mediante la fede nel nome suo; e pure dopo tutto ciò, essi lo considereranno un uomo e diranno che ha un demonio, lo flagelleranno e lo crocifiggeranno. Ed egli risusciterà dai morti il terzo giorno; ed ecco, egli giudicherà il mondo; e tutte queste cose si compiono perché un giusto giudizio possa essere dato ai figlioli degli uomini. Sappiate infatti che il suo sangue serve pure d’espiazione per i peccati di coloro che sono caduti per la trasgressione di Adamo, che hanno peccato senza conoscere la volontà di Dio a loro riguardo o che hanno peccato per ignoranza. Ma guai, guai a coloro che sanno di essere ribelli contro Iddio! Poiché la salvezza non viene per costoro, se non mediante il pentimento e la fede nel Signore Gesù Cristo. Ed il Signore Iddio ha mandato i suoi santi profeti fra tutti i figlioli degli uomini per annunciare queste cose ad ogni stirpe, nazione e favella, affinché in tal modo chiunque crederà nell’avvento di Cristo possa ricevere la remissione dei suoi peccati e gioire di un’allegrezza inesprimibile, proprio come se egli fosse già venuto fra gli uomini. (3:5-13)
Nota.
1. E’ una descrizione dell’inferno interno: le tenebre interiori, il senso di colpa dei colpevoli. Le tenebre esteriori, l’inferno esterno, è invece rappresentato da condizioni esterne sfavorevoli che conducono a una sorta di schiavitù, di dipendenza dai criminali, senza possibilità di liberarsene.