E' ovvio quanto dici, ma l'una cosa non esclude l'altra. Il legittimo orgoglio per i traguardi raggiunti (che non deve mai diventare supponenza né far scordare che dalle stelle alle stalle è un attimo)...non vuol dire che non si possa a volte tornare bambini col tifo per una squadra di calcio o un centometrista. Basta saper poi dare a tutto la giusta dimensione.