Ma che te frega?
Ma che te frega?
@Arcobaleno.
Mio caro amico, ma a me piace scherzare, essere un po' faceta, tanto qui non veniamo
a capo di nulla, siamo in mezzo a problemi esistenziali gravi, non sappiamo ancora per
chè siamo nati e dove finiremo. So che nelle mezzaluna fertile c'èrano questi 3 personaggi,
lo Adam primordiale, Eva che deriva dal nome di Dio, e il Serpente che per i popoli preisraelitici
significava Saggezza. Gli uomini disubbidiscono ed ecco guai e sciagure. Non avendo altro, qual
cuno ci crede, cioe', la disubbidienza ci fa nascere col peccato originale ( io no, non c'entro niente
con questa paccottiglia) e indubbiamente siamo tutti peccatori fin dal primo vagito e quale libero
arbitrio? E la predestinazione luterana, e la Grazia che é un dono e che solo alcuni avrebbero, salvandosi ,
quindi, e gli altri brucerebbero nell'inferno, ebbene sono per me problemi insolubili, ecco perché a volte scherzo. Ciao.
Ultima modifica di Fiammetta; 19-08-2021 alle 15:16
il punto sarebbe semplicissimo:
si può aver fede in qualsiasi legge morale universale all'origine del creato;
i problemi sorgono quando si cerca di narrare con fatti desunti dalla realtà sensibile il senso di quella pretesa legge, e lì la narrazione può essere più o meno coerente;
nel caso delle religioni testamentarie la coerenza è già originariamente poca; e scema ancora di più man mano che vengono superfetati piani ulteriori di eventi, circostanze, ecc..
il culmine del caos logico sta nella dottrina cattolica; non perché questa sia in sé "cattiva", ma perché per motivi storici è cresciuta tipo abuso edilizio millenario, priva di alcuna coerenza, e anche di riforme tempestive;
mentre ebrei, musulmani e cristiani riformati hanno un assetto "flottante" e acefalo, consentendo l'osservanza entro un ragionevole raggio di interpretazioni, la dottrina cattolica ha un costrutto molto più rigido, incapace di convivere con le ambiguità ereditate dall'origine stessa delle Scritture;
perciò, la posizione del credente cattolico è instabile: o accetta l'ortodossia dottrinaria, ma vive la contraddizione di quella, in mille circostanze; oppure di fatto opta per uno scisma silenzioso, approdando spontaneamente e il più delle volte inconsapevolmente a visioni eretiche più o meno confesse, facilitato da un clero rassegnato a questa dispersione;
nelle altre fedi e confessioni, il problema non si pone, perché è la stessa assenza di una dottrina uniforme che costringe il credente a darsi una disciplina che non può essere più di tanto auto-indulgente rispetto al nocciolo delle rispettive fedi, anche in un contesto di secolarizzazione diffusa;
mentre il cattolico è sempre costretto ad una condizione schizoide, che gli chiede un'impossibile conformità a qualcosa di già contraddittorio di suo, in un mondo secoli avanti quella dottrina; al punto di rimuovere persino la stessa natura dogmatica di quella chiesa e fingersi in un contesto di libertà che non è iscritto nelle regole del club;
è un po' come se milioni di ebrei fossero iscritti al partito nazista, nella piena consapevolezza dei dirigenti; uno si chiede: ma che ci fanno ? e soprattutto: che senso ha quel partito, i cui dirigenti nella pratica rinnegano una delle ragion d'essere stesse di quell'ideologia, essenziale e distintiva ?
c'� del lardo in Garfagnana
Fiammetta, io davvero non so in quanti ridano leggendoti.
Quanto alla grazia, al perdono delle colpe penso tu intenda, è disponibile per tutti coloro che si pentono dei propri errori. Se uno insiste e non si pente, non può incolpare Dio di essere ingiusto.
Non si tratta di problemi insolubili. Prova a immergerli nell'acqua... della conoscenza!
Ciao.
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
La storia però ha dimostrato che non esiste da sempre una legge morale universale, e forse non esiste neanche oggi.
E poi, l'universale che cosa comprende per te? Tutta la natura, animali e piante comprese o solo l'uomo?
Se poi mi vuoi venire a dire che il rispetto è una legge morale universale io ti chiedo dove esiste il rispetto nell'universo?
Arco.
Ma io mica faccio la buffona, cerco di scherzare un po' perché su questo pianeta tutti abbiamo
paura di morire, e i santi, i mistici, Crfsto stesso, nessuno ci ha spiegato cosa ci sia nell'Aldila'.
Certo le varie mistiche vedono sempre l'inferno sotto il pavimento con le fiamme, é ovvio che
la visione beatifica di Dio non si può fare vedere alle masse, solo nell'Aldilà, e se si é sofferto
abbastanza. Mica ci vanno gli ubriaconi in paradiso. Comunque nessuno ci ha spiegato niente
, forse a 18 anni ci pensiamo di meno all'Aldilà, io ci ho sempre pensato, ma con lo scadere del
tempo ci pensiamo di piu', questo vuoto pauroso che ci attende. Poi il paradiso, ovvio é sempre
su ma se non sappiamo neanche dove ci troviamo, sì nel Braccio di Orione della Via Lattea, ma
questo braccio é a Nord, é a Sud? Dio ha solo questo pianeta cui pensare? Mi pare uno spreco di
energia, penso ne abbia tanti, guarda qua, botte, batoste, bombe, terremoti, e che orrore, mamma
mia. Saranno tutti così i pianeti abitati nell'universo?
fai attenzione, perché si parla di fede, e quindi di un sentimento dell'individuo, non di una realtà oggettiva; cioè, tu puoi perfettamente aver fede in un costrutto cristiano, o in altro che ti paia plausibile;
la questione è che più la narrazione di quel costrutto si fa complessa, adotta una struttura, più i pezzetti devono combaciare perfettamente; potresti voler sapere l'ora, e accontentarti di meridiana, rustica e magari poco precisa; ma se vuoi il cronografo, gli ingranaggi devono essere perfetti, su misura, non riadattati;
se postuli un dio-persona, che ragiona, interloquisce, dispone e impone, genera il Creato ed è antropomorficamente onnipotente e onnisciente, devi per forza fare i conti con la questione del libero arbitrio, della "bontà" divina, ecc...
l'irrazionalità della fede è qualcosa di non censurabile, ma solo limitatamente al postulato fondamentale: il Creato ha un senso; nessuno può smentire, me nemmeno di mostrare; ma finisce lì; quando introduci altri elementi, quelli non possono andare a determinare un quadro contraddittorio, in nome dell'irrazionalità della fede; cioè, se dici che Cristo era necessario, implichi necessariamente che fino a quel momento quel dio s'era sbagliato, aveva fatto un pasticcio; e di questo passo finisci sul pianeta Kobol, come il dio umanizzato di Arco;
che va bene uguale, per carità, se a uno piace; ma, diciamo, per i più è poco convincente; così come sono poco convincenti i preti che che sostengono sia volontà divina che tu non faccia sesso finché non ti sposi, anche se questo avviene quando hai 35 o 40 anni, o che non devi mangiare il ciauscolo e farti un gin-tonic in spiaggia al tramonto, tanto per dire di tutti
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La mia fede rimane razionale quando so che il tempo, il prima ed il durante ed il dopo, è mistero irrisolto che ha sempre coinvolto le migliori menti; il tempo non è un problema divino ma solo esistenziale per una migliore visione.
Inoltre l'onnipotenza di Dio, come ti dissi già una volta, può rimanere potenziale, non è detto che debba per forza esprimersi; un po' come quando incontri uno più grande e più grosso di te, sai già subito e benissimo chi avrà la peggio a botte.
Io non parlo per gli altri, ma esprimo ciò che mi frulla nel cervello. Dio non si era sbagliato prima di Gesù perché c'erano i profeti ad indicare la via, ma con Gesù ha trovato finalmente l'uomo-figlio, cioè la perfezione umana di quell'uomo che attraverso i tempi si è continuamente evoluto fino a Gesù.
Sappi che è un mio pensiero e forse poco condiviso ma a me soddisfa.
Come poi Gesù, uomo perfetto, coinvolga gli altri umani basta leggere il Vangelo.
ti sbagli; l'onnipotenza è solo potenziale, per definizione, quindi conchiusa in se stessa, a prescindere dalle azioni; ma questo implica che anche l'omissione valga come azione a tutti gli effetti, visto che vi sarebbe stata la totalità delle altre opzioni come disponibile;
è esercizio di onnipotenza anche lasciar soffrire o morire gli innocenti;
ma altri problemoni li pone l'onniscienza divina, che è anche pre-scienza, e quindi implica un copione obbligato delle vite umane, non la libertà; se si vuole postulare quest'ultima, va necessariamente riveduta anche l'onniscienza, assieme a tutto il resto; altrimenti siamo al teatrino buffo, dell'assurdo; che può anche essere un'opzione, ma è uno spettacolo, intrattenimento.
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