Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
Sono pienamente d'accordo con te, anche se esprimo la mia religiosità e ragiono anche su quella.
Per me l'importante e credere in ciò che ci riesce meglio, e, poiché non basta credere ma è importante poi concentrarsi in ciò che si fa e farlo bene o quantomeno onestamente e con sincerità, non servirebbe allo scopo mentire agli altri e persino a se stessi.
Io penso che esista un etica al credere.
Le credenze sono fattive: credere è considerare vero. Sarebbe assurdo, dire: “Sta piovendo, ma non credo che stia piovendo”. Le credenze aspirano alla verità, ma non la implicano. Possono infatti essere false, non giustificate da prove o adeguate considerazioni. Possono essere anche moralmente ripugnanti. Tra i candidati in questo campo le convinzioni sessiste, razziste o omofobe etc.
Questi giudizi possono implicare che credere sia un atto volontario. Ma spesso le credenze sono più simili a stati d’animo o atteggiamenti che ad azioni volontarie. Alcune credenze, come i valori personali, non sono scelte deliberatamente; vengono “ereditate” dai genitori e “acquisite” più o meno inavvertitamente dai propri pari, inculcate da istituzioni e autorità, assunte per sentito dire. Per questo motivo penso che il problema non sia come si giunge a sostenere una credenza, ma il rifiuto a cambiare opinione, che può essere un atto volontario ed eticamente sbagliato.
Ciao!