Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
fai attenzione, perché l'educazione romana ti fa fraintendere;
la giustificazione per fede per Lutero significa che Dio rende giusto il peccatore istillandogli la fede, e non che giustifichi chi abbia fede nella Legge e relative opere, dato che mai si potrebbe pretendere di essere giusti di fronte a Dio;
l'uomo non ha alcuna possibilità autonoma in questo senso, e la cosa discende sempre dalla Romani, da cui parte tutto - senza le opere (4,6), senza la legge (3,21), senza le opere della legge (3,28). trovando poi conferma nello stesso Agostino;
non è una cosa facilissima da capire, perché il punto non sono le conseguenze psicologiche sulla persona, che diventa "buona", non essenzialmente, ma l'accettazione della circostanza che Dio sia Dio e sia intervenuto autonomamente su di noi, indipendentemente da quello che facciamo e sentiamo di giusto o meno, che è pure importante, come conseguenza eventuale, ma non decisivo;
è una cosa parecchio radicale, che contrasta in modo quasi irresolubile con la nostra mentalità latina; ma tant'è; se si vuole comprendere davvero la questione, di qui bisogna passare.
Come ho accennato, Lutero più che un umanista, mi sembra uscito dalla penna di uno scrittore
che si occupa di romanzi di formazione, con adolescenti turbati e in balia di loro stessi. Non é
certamante una figura che aiuta chi soffre di depressione, di solitudine. Qui ci troviamo di fronte a
un monaco che con le dottrine della fede salvifica senza le opere, e del "servo arbitrio", o dell'uomo
schiavo del pèccato e redento dalla sola Grazia, viene a negare l'autonomia dell'uomo stesso e a
instaurare un nuovo cupo misticismo. Siamo molto vicini ai crepuscolare qui.