Come ho accennato, Lutero più che un umanista, mi sembra uscito dalla penna di uno scrittore
che si occupa di romanzi di formazione, con adolescenti turbati e in balia di loro stessi. Non é
certamante una figura che aiuta chi soffre di depressione, di solitudine. Qui ci troviamo di fronte a
un monaco che con le dottrine della fede salvifica senza le opere, e del "servo arbitrio", o dell'uomo
schiavo del pèccato e redento dalla sola Grazia, viene a negare l'autonomia dell'uomo stesso e a
instaurare un nuovo cupo misticismo. Siamo molto vicini ai crepuscolare qui.






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