va bene; ma allora non puoi pretendere l'onniscienza, perché è logicamente incompatibile con la circostanza che Dio non sappia già dal primo istante come ti comporterai, poiché esattamente questo implica l'onniscienza; devi anche buttare al cesso Paolo, perché scrive quelle cose, il vasaio, coloro che ha conosciuti... ha glorificati; dire "vasi" e burattini è la stessa cosa... la sostanza è quella; infatti, poi ti ritrovi col mistero, che è ammissione di resa teologica, e con quella lentissima rincorsa alle teologie riformate, testimoniata un po' ovunque nei documenti della Chiesa post-conciliare, ma anche prima;
nel Vangelo c'è un po' di tutto, e il suo contrario;La Chiesa non è chiamata a rincorrere la "modernità ". Ma solo ad annunciare il Vangelo. E cosa troviamo scritto, nel Vangelo?
la Chiesa fa quel che le pare, giustamente; ma poi il risultato è quello essa stessa lamenta: l'apostasia, e non nascosta, lo scisma silenzioso degli stessi cattolici, che contestano in massa il Magistero in modo esplicito e argomentato;
non è una questione di lana caprina, ma esattamente quello che succede qui, dove non io o Vega, ma proprio i credenti si esprimono in quel modo, e convinti, senza nascondersi;
la Chiesa potrà non rincorrere la Modernità , ma quando il suo Magistero contrasta con le coscienze e la buona fede delle persone, vuol dire che si ritrova dalla parte sbagliata, quella dell'uomo per il Sabato, la vera nemesi innescata da Paolo, come una bomba ad orologeria; quello ha minato l'autorità della classe rabbinica e i fondamenti di quella religione, e in base a quello stesso principio di tutte le successive autorità ; come diceva quello:
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