Tae-kwon-do, lancio di coltelli, tiro al bersaglio, sciabola ?![]()
leggi cosa scrive Rachele:luogo dove si cresce e si matura insieme. Passo dopo passo. Dove l'Altro (come dice Rachele) è complementare a me. Non un rivale. Non un competitor o uno che mi limita...
cioè, lai qui dice che quello che per te è un sacramento, per lei è reversibile e viene meno per circostanze sopraggiunte - vengono meno, cessano, scrive...
[quote[Una coppia che non si ama,che non condivide gioie e dolori,sentimenti e sensazioni,piccoli momenti piacevoli o giornate buie,che non è più capace di guardarsi negli occhi,che ha sempre il broncio è già separata o divorziata pur vivendo sotto lo stesso tetto.[/quote]
mi pare un'idea un po' - tanto - diversa da quella della Dottrina; e poi:
qui c'è una teologia trans, nel senso di transitoria, tra due concezioni: una biologista e materialista, in cui la natura genitale dovrebbe imporre determinati comportamenti; l'altra spirituale, in cui l'intervento divino indirizza la natura della persona, a prescindere dalla biologia genitale; Rachele sembra quasi essere arrivata a questa seconda sponda;Il sesso fa parte dei bisogni carnali dell'essere umano e quindi richiede il rispetto delle leggi naturali del creato.La spiritualità fa p0arte dell'universo spirituale di Dio,supera le leggi naturali,può superare anche la sessualità e quindi essere presente anche in coppie di ugual sesso purchè i loro spiriti siano complementari e formino l'unità.
del resto, considerare sacra la biologia e la "natura" è un'arma a doppio taglio, perché implica logicamente l'inibizione di qualsiasi intervento di cura che interferisca col decorso "naturale";
alla fine dei conti, per la struttura gerarchica che logicamente si dovrebbe desumere dai Vangeli, è piuttosto improbabile - per essere prudenti - che si possa concludere come principio una natura afflittiva del matrimonio, in cui una parte può costringere l'altra a subire l'indissolubilità del vincolo; difficilmente chi trattiene, soprattutto se ne ha in qualche modo un utile, un conforto, una convenienza o un piacere, potrebbe essere descritto come un buon cristiano, alla luce del senso generale dei Vangeli.







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