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Originariamente Scritto da
bumble-bee
Ho tanti anni di forum alle spalle e ti posso assicurare che quando decido di fare a "cazzotti" con qualcuno, lo faccio solamente con tipi come te, spavaldi, arroganti, maleducati, impertinenti,
che partecipano alle discussioni solo per offendere e denigrare chi non la pensa come loro, usando termini offensivi, più o meno espliciti, ma che rendono bene l'idea del loro senso di
partecipazione alla discussione. Questi forumisti mi danno fastidio e ammetto che mi lascio catturare come una falena dalla luce artificiale, perché incapace di soprassedere, alla lunga, alle loro
perle di saggezza, espresse e donate alla comunità forumistica, come se si trattasse di verbo divino, partorito da esseri intelligenti e superiori agli altri.
E modestamente, ho avuto avversari molto, ma molto più tosti e caparbi di te, il quale, ti assicuro, ti collochi certamente in fondo alla lista, lì dove stanno i mediocri.
Potrei farti un bell'elenco di gente con la quale mi sono battuto e per i quali ho preso, si, dei ban, in quanto volontariamente ho violato regole e assunto comportamenti poco decenti,
ma mai offensivi, non pesantemente, almeno, in quanto mi ritengo una persona a modo.
Nel caso tuo, il termine "Cocco Bello" è un richiamo al personaggio di Cocco bill, l'eroe dei fumetti di Jacovitti, un sublime e surreale fumettista, che ha espresso la sua arte, in maniera
unica e inimitabile...
E dovresti anche ringraziarmi, poiché potevo scegliere anche il salame parzialmente "affettato", anche questo capolavoro del suo estro, piuttosto che il brillante protagonista.
Infine, "Cocco" è un termine al quale sono molto affezionato. Pensa che all'età di quattro anni fui operato agli occhi a Bologna e, una graziosa e gentile infermiera che mi assisteva, non faceva altro che
chiamarmi "cocco". Io ti ho pure accostato l'aggettivo "Bello"... e ancora ti lamenti?
L'arroganza genera arroganza, la gentilezza ed il rispetto, generano gentilezza e rispetto, ecco il mio concetto di "Azione e reazione".
Ed ora ti saluto, che ho da fa