Era una notte buia e tempestosa. Quando, sovrastando il sibilo del gelido vento autunnale, la formichina esausta per lo strenuo e lungo lavoro, senti' il "Poti-poti-Poo-Potipoti" di un clacson, apri' la porta, facendosi strada tra le granaglie faticosamente accumulate. Era una Ferrari. Dal finestrino, la cicala impellicciata di visone e cincillà, le fece ciao-ciao con la manina ingioiellata Bulgari...e mentre la nube di Chanel pervadeva l'aria, disse: "Vado a svernare a Dubai, nella villa di La Fontaine....serve niente, mia ca-a-a-ra? Gli porto i tuoi saluti? ". La formichina chiuse la porta, si guardo' nello specchio. E pianse.