Caro Dietrologo,
il problema é complesso, negli anni vi sono state innumerevoli glaciazioni
e periodi interglaciali, l'uomo é sopravvissuto.
Si pensa che i primi ominidi abbiano 3,5 milioni di anni.
Poi tra il 100.000 e 13 000 a C l'uomo prosperò, poi regredì, e nel 26 mila
a C cominciò a scomparire dal pianeta , e nell'11000 era scomparso del tutto, ma poi
all'impraovvisò cominciò a coltivare la terra e anche le viti, sappiamo che Noè
si ubriacò col vino che non conosceva.
Voglio dire che vi sono state nella storia glaciazioni improvvise che hanno
permesso ai tibetani di attraversare lo stretto di Bering e di chiamarsi pellerossa,
e l'uomo ha superato tutto. Certo gli scienziati, con studi di genetica vegetale
e col carbonio radioattivo, si chiedono chi abbia insegnato a questi sapiens fermi
da 5000 anni a coltivare la terra, ecco qui intervenire i Nefilim, gli
alieni che ci insegnano cose che non sapevamo, erano i Giganti o i figli di Dio
che presero in moglie le figlie degli uomini perché erano belle. ( Gen 6).
Si fiammetta grazie per tutte queste informazioni .
il pensiero che ho espresso sono i dubbi che il cambiamento climatico non sia condizionato tanto dalle attività umane ma da un fattore naturale di evoluzione planetaria .
la manipolazione informativa da parte di interessi di guadagno che ci spingono a cambiare tipologia consumistica mi convince di più
E la sta a pijà pè le mele!Si fiammetta grazie per tutte queste informazioni .
Noi ci mettiamo del nostro. Nel bilancio però vanno sempre contati i fattori naturali. Il controllo del clima è un poco un'utopia in questo senso, come dico sempre al nostro copia-incollante indefesso, che pensa forse che tutto rimanga immutato nel tempo una volta abbassata la CO2.
Se anche fossimo bravi da sistemare il sistemabile per la quota che ci concerne, la natura farà il suo. I grandi cambiamenti hanno archi temporali vasti, però ci sono oscillazioni anche di più breve periodo.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Dietrologo dice:
"il pensiero che ho espresso sono i dubbi che il cambiamento climatico non sia condizionato tanto dalle attività umane ma da un fattore naturale di evoluzione planetaria ."
Dietrologo! ... non facciamo della dietrologia!🤣🤣🤣
I fenomeni planetari come il cambiamento dell'asse terrestre o la precessione degli equinozi ... hanno un periodo di decine/centinaia di migliaia di anni ... mentre l'aumento di temperatura climatica è salita di un grado nelle ultime decine di anni ... negli ultimi decenni i fenomeni parossistici sono aumentati in maniera che è sotto gli occhi di tutti ... bombe d'acqua ... cicloni tropicali nel Mediterraneo ... venti a 200 km orari che in Trentino hanno fanno strage di alberi ... a livello mondiale tutti (meno te ... Cina e Russia😅) si sono resi conto del disastro planetario imminente ... lasciamo perdere i cicli planetari della terra che richiedono tempi epocali!🤔
AMBIENTE
Lo studio: i cambiamenti climatici sono colpa dell’uomo. Al 99,9999%
La nuova ricerca, pubblicata su Nature, porta ad un livello di certezza quasi assoluto sull’incidenza delle nostre azioni sulla compromissione del clima.
Il cambiamento climatico è reale e sono gli esseri umani a causarlo. Un nuovo studio pubblicato su Nature chiarisce che l’origine antropica dei cambiamenti climatici è una certezza scientifica: c’è solo una possibilità su un milione che il riscaldamento del pianeta sia dovuto ad altri fattori e non alle emissioni di gas serra provocate dall’uomo. Per essere precisi, questo livello di certezza è pari a 5 sigma, ovvero possiamo esserne certi al 99,9999%, con lo stesso grado di sicurezza con cui nel 2012 si affermò l’esistenza del Bosone di Higgs.
https://www.corriere.it/cronache/19_...ce37142a.shtml
Leggete bene, amici ed amiche: Su NATURE, non sull'Osservatore Romano.
amate i vostri nemici
Coi tuoi copiaincolla de stocazzo ti posso ribattere all'infinito , vediamo se ora sconfessi anche radiomaria carlo rubbia ecc
https://radiomaria.it/gli-scienziati...ovuto-alluomo/
Ora citiamo anche radiomaria ... e cosi sia ... Amen!
Ma anche tu fai dei copia incolla ... infatti ricerchi i dati che ti confortino nella tua tesi e poi incolli il link!
Per far onore al mio copiaincolla di stocazzo ... beccate questo!:
No, il premio Nobel Rubbia non ha mai negato i cambiamenti climatici
In seguito all’appello che la giovane attivista Greta Thunberg ha rivolto ai capi di stato e di governo riuniti all’Onu il 24 settembre, l’opinione pubblica è tornata a discutere dei cambiamenti climatici.
Se da una parte il suo discorso ha acceso un dibattito sulla protezione ambientale, dall’altra è stata l’occasione per tornare a diffondere vere e proprie bufale sui social network. Alcune di queste hanno riguardato direttamente Greta Thunberg. Altre si sono focalizzate sulla battaglia che la sedicenne svedese sta intraprendendo a favore del pianeta.
Per supportare gli argomenti di queste ultime notizie, è tornato a circolare in rete un video diventato virale ormai 5 anni fa. Il video in questione riguarda la testimonianza rilasciata dal professor Carlo Rubbia – premio Nobel per la fisica nel 1984 – nel corso di un’audizione tenutasi nel novembre 2014 al Senato della Repubblica.
Anche se è stato pubblicizzato come la prova che «smonta la grande bufala dei cambiamenti climatici», il video non dimostra che il surriscaldamento globale sia un’invenzione, né che il professor Rubbia sia a favore di questa tesi. Una singola frase pronunciata dal professore, considerata fuori dal contesto, può fornire un’argomentazione agli scettici del cambiamento climatico (e la frase si basa poi su un dato da allora rivisto).
Vediamo perché.
Il pianeta è sempre più caldo
Sebbene il premio Nobel abbia fatto una serie di affermazioni differenti, chi ha diffuso il video in chiave anti-ambientalista sono soliti concentrarsi su una dichiarazione in particolare.
Nello specifico, la prova contro la tesi del surriscaldamento globale deriverebbe dal fatto che – a detta di Rubbia – «dal 2000 al 2014, la temperatura della Terra non è aumentata: essa è diminuita di – 0,2 gradi e noi non abbiamo osservato negli ultimi 15 anni alcun cambiamento climatico di una certa dimensione».
Come però è stato documentato in più occasioni, l’affermazione di Rubbia è errata e si basa su dati dell’epoca poi smentiti.
In primo luogo, i dati più recenti della Nasa mostrano che dal 2000 al 2014 la temperatura della superficie terrestre è aumentata ogni anno rispetto alla media del periodo 1951–1980. Per essere più precisi, dal 2000 al 2014 si sono verificati scostamenti della temperatura di anno in anno più grandi rispetto al periodo di riferimento.
Non solo. La Nasa riporta che 18 dei 19 anni più caldi di sempre nella storia della terra sono avvenuti dopo il 2001.
In secondo luogo, l’affermazione di Rubbia si basa su un dato che, per quanto potesse essere vero all’epoca, è ora stato rivisto.
In particolare, il dato deriva dal rapporto del 2014 dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), nel quale veniva affermato che la temperatura dal 1998 al 2012 non era aumentata in modo statisticamente significativo.
Come riporta il sito del National oceanic and atmospheric administration (Noaa) – l’agenzia del governo degli Stati Uniti che si occupa del clima – quelle rilevazioni sono state però riviste, e adesso è provato che la temperatura sia effettivamente aumentata anche per quel periodo.
Rubbia e la responsabilità dell’uomo
Contrariamente a quanto il titolo del video vorrebbe far credere, Carlo Rubbia non sembra poi mettere in discussione il fatto che le emissioni causate dall’uomo siano responsabili dei cambiamenti climatici globali.
Al contrario, in più di un’occasione Rubbia sembra collegare le emissioni di Co2 all’aumento delle temperature globali, come quando afferma che «oggi il cambiamento climatico del CO2 registra un aumento esponenziale senza mostrare un’inversione di tendenza; sta crescendo liberamente».
Un’opinione che il premio Nobel per la fisica sembra poi avere da lungo tempo. Il 2014 non era infatti la prima volta in cui Rubbia forniva al Senato il suo parere sulle responsabilità dell’uomo relative al riscaldamento globale.
Già nel 2007 il professore aveva esposto questa sua convinzione ai senatori. Nel corso di un’audizione, facendo riferimento al lavoro dell’Ipcc, Rubbia aveva infatti affermato che «il suo ultimo rapporto ha dimostrato in maniera indubbia che gli effetti antropogenici sono la causa più probabile del cambiamento climatico».
Non c’è quindi alcuna prova del fatto che il premier Nobel consideri il riscaldamento globale una bufala, né del fatto che ritenga l’uomo non responsabile dell’acuirsi di questo fenomeno.
Ciò che, forse, può aver confuso le idee è il fatto che Rubbia abbia affermato in apertura dell’audizione che «il clima della Terra è sempre cambiato». In nessun caso Rubbia sembra però affermare che questo fatto assolva l’essere umano.
«Ministro, batti lei?»
Chiudiamo con una curiosità: Rubbia non ha tratto in inganno solamente gli utenti dei social network. Nel video sembra infatti che anche l’allora ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti condivida l’opinione del premio Nobel.
Signora (per modo di dire!) Dietrologa anche fare il copiaincolla bisogna farlo "cum grano salis" ... prendedendo dalle fonti più attendibili e soprattutto ragionando colla propra testa ... e facendo un merge delle varie opinioni dominanti per fornire agli utenti un sunto esuriente e più attinente alla realtà dei fatti e non appoggiandosi alla consuetudine dell"IPSE DIXIT" di aristotelica memoria!
https://pagellapolitica.it/blog/show...enti-climaticihttps://pagellapolitica.it/blog/show...enti-climatici
Ultima modifica di gillian; 04-11-2021 alle 09:28
sono modesto e me ne vanto!
Gil
OT
Piccola, pignola e supponente precisazione. Del tutto ininfluente per il dibattito,
Lo Stagirita non c'entra: il motto é nato qui:
Cicerone: "De natura deorum (I, 5, 10)"
Nec vero probare soleo id, quod de Pythagoreis accepimus, quos ferunt, si quid adfirmarent in disputando, cum ex iis quaereretur quare ita esset, respondere solitos: «Ipse dixit»; «ipse» autem erat Pythagoras; tantum opinio praeiudicata poterat, ut etiam sine ratione valeret auctoritas.
Fine OT
Ultima modifica di restodelcarlino; 04-11-2021 alle 10:13
Cina USA India e Russia non partecipano agli accordi sul clima! Ma allora i topolini non possono partorire la 🗻 montagna!
I destini climatici del pianeta si giocheranno anche e soprattutto nelle grandi aziende cinesi. È quanto emerge da una dettagliata analisi di Bloomberg sui dati pubblici raccolti nel 2019 da Crea – un gruppo di ricerca ambientale, con sede in Finlandia. Il documento mostra come in un solo anno Pechino sia stata in grado di produrre la stessa quantità di Stati Uniti, India, Russia e Giappone messi insieme. Da sola la Cina, emette infatti ogni anno 13 miliardi di tonnellate di anidride carbonica (il triplo rispetto al 2001), contro i 6,6 miliardi degli Usa, i circa 6 miliardi dell’intera Europa, i 2,2 miliardi dell’India. Quello che più colpisce è però il peso che hanno alcuni singoli gruppi industriali, per lo più statali, capaci di generare quantità di gas serra superiori a quelle di intere nazioni.
Ed allora ?... tempi duri per l'umanità ... ci vorrebbe un improvviso interglaciale ... alla dietrologo per intenderci!🤣🤣🤣
Ma l'impatto antropico più consistente lo puoi avere soprattutto negli ultimi due secoli. Non è che devi copia-incollare all'infinito per convincere il prossimo ed i forumisti di Discutere di questo.
Il fatto è che a voler essere più precisi di quello che trovi nei tuoi copia-incolla, si deve includere nel bilancio anche i fattori ambientali.
Siccome sembri un pò restio a digerire la faccenda, ti ricordo di nuovo che anche senza l'impatto dell'uomo abbiamo avuto tanti bei cambiamenti nel passato e ne avremo.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple