Originariamente Scritto da
bumble-bee
la sera del tre Agosto 1993, presso località "Arenella" di Siracusa, con un pugno spaccai uno zigomo ad un rivale in amore. Era l'ex, il quale pretendeva a se la sua ex, la quale si fidanzò con me, salvo
poi avere ripensamenti e riavvicinarsi a lui dandogli la sensazione che con un po di pressing, potesse riconquistarla. Il pugno fu dato per legittima difesa, dopo che venni minacciato da lui più volte.
Quella sera, l'avevo riaccompagnata in villetta e lui spuntò con la sua macchina, lanciata di corsa, scendendo e urlando verso di me. Gli dissi solo di non avvicinarsi altrimenti l'avrei colpito. non mi
ascoltò.
Il seguitò fu degno di una rappresentazione classica ellenistica, con tanto di urla di disperazione di lei, l'ingresso in campo di genitori e fratelli di lei per separarci, con tutta la drammaticità del caso che mi
lasciò un trauma che ancora oggi ho vivo nella mente. Da quel momento decisi di non esser più geloso e infatti non lo lo sono più stato, dato che la gelosia, provata a ragione, è un sentimento così devastante da imprigionare le persone in uno stato di avvilimento totale, una forma di schiavismo dalla quale mi sono liberato. E' anche vero che all'epoca avevo circa 25 anni e che gli altri partecipanti alla tragedia, la mia ex e il suo ex, erano quasi trentenni... tuttavia aver toccato il fondo mi è bastato per risorgere in un uomo nuovo al quale nulla appartiene, se non la propria stessa vita, e nemmeno.
Quando diciamo "Mia moglie, mio marito, il mio compagno, la mia compagna, i miei figli" ecc. ecc., a mio parere, non facciamo altro che usare un lessico inappropriato, in quanto nella nostra lingua non vi
è un termine per definire qualcuno al quale ci accompagniamo, senza tuttavia "possederlo".
Nulla si possiede, se non la sola nostra vita... e nemmeno quella a volte. Per questo si nasce e si muore da soli e non in compagnia.
Quindi le foto di quella relazione, le riguardo volentieri, poiché ho imparato una lezione di vita da quella esperienza.... perché buttarla via? E, per quanto abbia portato esperienze dolorose, ebbene queste
si sono alternate a bei momenti e bei ricordi, quindi basta saper "prendere" le cose positive e riconoscere quelle negative, traendone insegnamento. Se li rimuovi, questi ricordi, rimuovi anche gli insegnamenti che ne hai avuto.
Questo a mio modesto parere.