Originariamente Scritto da
Spirit
Non sono d'accordo. Certo, di errori ne abbiamo commessi anche gravissimi, ma c'era un clima sociale e culturale del tutto diverso. La scuola, ad esempio, era ancora un punto di riferimento abbastanza valido, una buona palestra, se ricordo la prima media (a 12 anni!) col Latino, tre coniugazioni e cinque declinazioni, i brani dell'Iliade da studiare, i Promessi Sposi ecc... oggi un ragazzino andrebbe ai pazzi, abituato alla play station, alle chat, ai social. Si stava tantissimo in strada, si inventavano giochi all'aperto, ci si divertiva con poco.
Quello che dispiace più di tutto è dover rilevare che i giovani oggi in Italia non hanno più un futuro, inteso come lavoro fisso e possibilità di formarsi una famiglia. Non è un caso se anche fra le persone che conosco le coppie che hanno avuto un solo figlio formano famiglia numerosa. E le cose sotto questo punto di vista sono andate sempre peggio, riferendoci alle generazioni più vicine nel tempo. Per quanto se ne possa parlar male, la famiglia costituisce ancora la cellula fondamentale nella nostra società. Poi ovviamente ci sono famiglie aperte ed affiatate e famiglie costrittive magari con genitori autoritari (sempre meno, è più diffuso oggi un eccessivo lassismo). Una volta era abbastanza diffuso l'uso di andar via da casa in età assai giovane, oggi un po' la situazione economica, un po' la difficoltà nel trovare lavoro fanno sì che a 40 anni ancora molti eterni adolescenti rimangono con mamma e papà. Io ad esempio me ne andai sui 44...
ed erano già altri tempi...meno peggiori di adesso...