In linea di principio funziona tutto come dici tu.
Nella pratica ci sono i venditori di acqua distillata e zuccherini a 4k euro al kg che fanno pubblicità con la tipa imbavagliata e dichiarando in pratica "c'è un rimedio super efficace per l'influenza ma il regime e le lobby dei farmaci non ci permettono di parlarne".
Ci sono guaritori in malafede e aimè anche medici (pochi per fortuna, ma ne basta anche solo uno) che in buona o malafede danno supporto a questa pratica la cui efficacia non si discosta minimamente dai numeri che si giustificano con un effetto placebo.
Quindi poi capita che genitori irresponsabili si rivolgano al ciarlatano di turno e a rimetterci purtroppo è il bambino.
Allora è giusto parlare dell'omeopatia per quello che è, una ciarlatanata senza alcuna base scientifica, che non funziona.
Poi uno vuole comprarsi l'acqua distillata per dormire e pagarla come dom perignon? Benissimo! La mamma vuole aggiungere alla tachipirina anche una dose di zucchero pagato come se fosse caviale? Perché no.
Ma non parliamo di bavagli e di medicina ufficiale vs medicina alternativa, la medicina è una sola, quella che funziona. Il resto sono ciarlatanate.
Dietrogolo che parli del fatto che anche per la "medicina convenzionale" si possa godere di una sorta di effetto placebo come se fosse un argomento a favore dell'omeopatia, ti rendi conto che si parla di percentuali enormemente diverse?
Perché un farmaco sia efficace non basta dichiarare che questo "qualche volta" ha funzionato, si fanno i test e si analizzano le statistiche. Se per quel problema il placebo ha dimostrato un 10% di efficacia (1 persona su 10 è guarita) mentre il farmaco ha dimostrato un 80% di efficacia (8 persone su 10 sono guarite), che dentro a questa percentuale di efficacia ci sia incluso anche un "plus" per l'effetto placebo ben venga, ma di cosa stiamo parlando??