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Discussione: Che succede all'anima, dopo la morte del corpo?

  1. #1
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Che succede all'anima, dopo la morte del corpo?

    Nel “Libro di Alma”, che fa parte del “Libro di Mormon”:

    Ora, riguardo alla condizione dell’anima fra la morte e la resurrezione, ecco che mi è stato reso noto da un angelo che gli spiriti di tutti gli uomini, appena hanno lasciato questo corpo mortale, sì, gli spiriti di tutti gli uomini, che siano buoni o cattivi, sono condotti presso Iddio, che diede loro la vita. Ed allora avverrà che gli spiriti dei giusti saranno ricevuti in uno stato di felicità, chiamato paradiso, uno stato di pace, ove si riposeranno da ogni loro tormento, da ogni pena e da ogni dolore. E poi accadrà che gli spiriti malvagi, sì, che sono cattivi, che non hanno né parte né porzione alcuna dello Spirito del Signore, perché hanno scelto opere di male piuttosto che di bene, per cui lo spirito del diavolo è entrato in essi, ha preso possesso della loro dimora, questi saranno rigettati dunque nelle tenebre di fuori e là vi saranno pianti, lamenti e stridor di denti, e ciò a causa delle loro iniquità, essendo condotti prigionieri secondo la volontà del diavolo. Ora, questa è la condizione delle anime dei cattivi, sì, nelle tenebre ed in uno stato di orribile e temibile attesa della fiera indignazione dell’ira di Dio su di loro; così essi rimangono in questo stato, come i giusti in paradiso, fino al momento della loro resurrezione.
    Ora, ve ne sono alcuni che hanno supposto che questo stato di felicità o di miseria dell’anima, che precede la resurrezione, fosse una prima resurrezione. Sì, ammetto che possa essere chiamata resurrezione, questa elevazione dello spirito o dell’anima e la loro consegna alla felicità o alla miseria, secondo quanto ne è stato detto. Ed ecco quanto è stato affermato: vi è una prima resurrezione di tutti coloro che sono stati o che sono o che saranno sulla terra fino alla resurrezione di Cristo dai morti.
    Ora, noi non crediamo che questa prima resurrezione, di cui si è parlato in codesti termini, sia la resurrezione o l’elevazione delle anime per essere consegnate alla felicità o alla miseria. Non puoi supporre che voglia dir questo. No, ti ripeto, ma significa la riunione dell’anima col corpo di coloro che sono vissuti dai giorni di Adamo fino alla resurrezione di Cristo (1).
    (40:11-19)

    Nota:

    1. Questa è la vera prima resurrezione.

    Nella discussione “Ma è così cattiva, poi, la morte?” scrissi:

    Sappiamo che ci sono persone che si suicidano, anche giovani e perfino ragazzi: per tutti costoro la vita è più "cattiva" della morte.
    Ma cosa ne pensa Dio della morte?
    Da "Spigolature":

    165:1 Sappi che ogni orecchio che ode, se tenuto puro e
    immacolato, deve sempre e da ogni parte ascoltare la
    voce che pronunzia queste sante parole: «In verità,
    veniamo da Dio e a Lui ritorneremo». I misteri della
    morte e del ritorno dell’uomo non sono stati divulgati
    e rimangono ancora sconosciuti. Per la giustizia di
    Dio! Se fossero rivelati, provocherebbero un tale
    spavento e un tale dolore che alcuni morrebbero,
    mentre altri sarebbero colti da tale gioia da desiderare
    la morte e implorare con incessante brama l’unico
    vero di Dio – esaltata sia la Sua gloria – di affrettare
    la loro fine.
    2 La morte offre a ogni fiducioso credente la coppa
    che è vera vita. Dona gioia ed è apportatrice di contentezza.
    Conferisce il dono della vita eterna.
    3 Quanto a coloro che hanno gustato il frutto
    dell’esistenza terrena dell’uomo, che è il riconoscimento
    dell’unico vero Dio – esaltata sia la Sua gloria
    – la loro vita ulteriore sarà tale che non possiamo
    descriverla. Ne ha conoscenza solo Dio, il Signore di
    tutti i mondi.

    Direi che nel "Libro di Alma" i misteri della morte e del ritorno dell'uomo a Dio sono stati sufficientemente spiegati. Ovviamente sono possibili approfondimenti.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  2. #2
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    Si, questo l'avevo letto perché l'avevi postato in precedenza ed era proprio questi passi che mi avevano fatto sorgere il dubbio e la domanda che ti ho posto.
    Ogni nostra azione ha delle conseguenze sia dirette, cioè verso noi stessi e sia indirette, cioè verso gli altri.
    Ora facciamo questo esempio, supponiamo che io muoia ma prima di morire inconsciamente influisca negativamente su altre persone che ancora sono viventi, e queste a loro volta su altri e così via; qui sorge la domanda, come posso io essere giudicato quando ancora sono in atto le conseguenze del mio agire?
    E' necessario dunque che tutti gli effetti di cause precedenti siano esauriti e questo, sempre a mio parere, presuppone un giudizio alla fine del mondo, non credo prima, come mi pare di aver capito da quello che hai riportato. In sostanza io credo ci sia una sospensione del giudizio fino a conclusione del tutto.
    Quale sia ora lo stato dei defunti non saprei dirlo.

  3. #3
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    I testi dicono che già c'è una prima retribuzione, dopo la morte del corpo. Le conseguenze delle nostre azioni a lungo termine non influiscono su questa prima retribuzione. Già si è capito se quelle azioni erano buone o cattive (almeno come intenzione), anche indipendentemente dai loro risultati finali.
    Per molti, poi, le incarnazioni sono più di due: quindi tornano per riprovarci, prima del giudizio finale. Questa dovrebbe essere la regola per chi non ha raggiunto l'obiettivo divino nella prima incarnazione.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  4. #4
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    ok

  5. #5
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    Molti, soprattutto al "volgere della sera", vogliono sapere ciò che accadrà all'essere dopo la morte del corpo fisico. Esisterò ancora come individuo, si chiede, timoroso, l'uomo.

    Le religioni del mondo parlano, chi più chi meno, di un luogo dove viene assegnato all'individuo un premio od un castigo, in funzione dei suoi comportamenti terreni.

    Ora, posto che chi si ponesse, con distaccata obbiettività, allo studio di tutte le religioni, non potrebbe che concludere una loro assoluta autoreferenzialità, sarebbe da capire come conciliare, per esempio, la Janna il paradiso Mussulmano, dove il fortunato si ritroverebbe in un ambiente ricco di promesse sensuali, con il paradiso Cristiano dove, il forse un pò meno fortunato individuo, vivrebbe per l'infinità degli eoni a cantare le glorie del Signore in qualche girone più o meno elevato.

    Ad ogni modo sarebbe una Divina ingiustizia fare partecipe di un tipo di paradiso chi, con grande determinazione, si fosse prodigato per raggiungere una determinata meta che fosse diversa da quella che poi infine si ritrova a vivere. Come minimo si potrebbe definire ciò, un Divino inganno.

    Ma esiste una risposta a questa domanda allora? In effetti chi è dotato di razionalità rifugge soluzioni come i paradisi delle varie religioni che, come minimo fattore comune denominatore, hanno il fatto che sono disegnati da forti componenti culturali, quali sappiamo hanno valore tutt'altro che assoluto.

    Risposte che abbiano un supporto alla razionalità invero esistono, ma sono dominio delle Scienze Esoteriche, ed il religioso (di qualsiasi religione) rifugge come la peste al solo sentirne parlare, eppure non sa, non conosce, che anche la religione che abbraccia ha profonde radici esoteriche.

    Definiamo prima il significato della parola Esoterico, altrimenti è difficile capirsi: In questo discorso lo intendiamo alla maniera dei Pitagorici, ovvero un insegnamento Essoterico, esterno al cerchio, che Pitagora erogava alla maggior parte degli individui, ed un insegnamento Esoterico, interno al cerchio, per quanti si siano dimostrati capaci di intenderlo, ovvero individui più selezionati.
    In questa prospettiva tutte le grandi religioni hanno un duplice aspetto, un duplice insegnamento: Essoterico per le moltitudini e Esoterico per gli Iniziati.
    Ebbene si, anche l'insegnamento cristiano contiene questi due aspetti, il rifiutarlo non aiuta a comprendere le vere parole del Cristo, che nel tempo sono state travisate per errore quando non artatamente modificate da un potere temporale quale, dimentico del vero insegnamento del Cristo, lo ha strumentalizzato per il perpetrare il suo dominio sulle masse.
    Quale cristiano attuale conosce il profondo senso del Battesimo? Perchè il rituale della vasca battesimale? Chi conosce veramente a cosa serve il rituale della Cresima, quale impedisce l'assalto da parte di creature invisibili verso il giovane al principiare della sua pubertà con le tempeste ormonali che seguono? Quale prete è ancora memore del profondo significato dell'estrema unzione, la quale "chiude" tutti gli orefizi dal quale può erroneamente uscire l'anima del defunto per lasciare libera l'unica corretta? Il Cristianesimo ha dimenticato che tutta la sua liturgia si basa su antichi rituali magici.
    Queste conoscenze occulte non sono fantasie di un pazzo ma erano ben conosciute dai primi cristiani, dagli Gnostici, dai Catari e da molti altri. Conoscenze che da un lato sono state occultate per preservarle da chi voleva distruggerle e dall'altro mantenute segrete per essere poi diffuse negli ultimi Tempi. Non è forse scritto che "Ciò che ora viene sussurrato nel segreto, verrà un giorno gridato dai tetti"?

    Ma ora veniamo al tema e di rispondere in merito. Cosa dicono queste fantomatiche conoscenze esoteriche al riguardo del mondo dal quale nessuno è mai tornato?
    Naturalmente, per rispondere correttamente sarebbe necessario fornire informazioni preliminari su un insieme innumerevole di fatti, elementi e fenomeni, ma in questo momento non è possibile, quindi ci limitiamo al minimo e rimettiamo alla curiosità di chi è interessato, di proseguire oltre.

    Per descrivere, anche a sommi capi, il cosiddetto aldilà è necessario dare una definizione più corretta di anima. Al termine anima si danno infiniti significati, ma da questo momento ne diamo uno che sarà mantenuto per tutta la discussione. L'uomo, oltre il corpo fisico dispone di numerosi altri corpi. Questi altri corpi sono costituiti da materia diversa dalla materia fisica e composti da - diciamo - una qualche forma di energia. Ad ogni tipo di corpo corrisponde un mondo, un piano, una dimensione in cui quel corpo ha una sua vita completa e, importante da sapere, ogni individuo vive la vita dove la sua consapevolezza "cade" nel corpo più denso.
    Finchè il corpo fisico è in vita, l'esistenza dell'individuo è pressochè totale nel mondo fisico, il mondo che voi conoscete. Una volta cessate le funzioni, il corpo fisico muore e la consapevolezza si sposta nel corpo immediatamente più denso. Questo corpo viene chiamato in esoterismo Corpo Astrale, derivante dal termine Astrum che significa stella ma anche luminoso. Quindi un corpo definibile luminoso.

    Abbiamo detto che per ogni corpo che possiede l'individuo esiste un mondo di pertinenza dove può estrinsecare pienamente le sue funzioni, così, per il corpo astrale, esiste un mondo Astrale che per convenzione comune viene definito l'aldilà.

    E cosa è questo Mondo Astrale? Come è fatto, composto?
    Per dare una descrizione anche sommariamente esaustiva non basterebbero 10 di queste pagine, prendete ciò che viene scritto come insufficiente, povera, introduzione.
    Innanzitutto il mondo Astrale è 7 volte più grande del mondo fisico, e con ciò non si intende grandezza in senso fisico, ovviamente, ma un qualcosa che può assomigliare ad una estensione spaziale. E non si intende nemmeno 7 volte più grande del pianeta Terra, ma 7 volte più "esteso" dell' intero Universo, di cui l'uomo attuale conosce ben poco della sua reale estensione.
    Da ciò potete comprendere da voi che darne descrizione, financo riassuntiva, non ne è possibile. Possiamo dare descrizione di qualche ambiente solamente. E' come se un viaggiatore quale fosse stato in America vi dicesse che questa è terribile, perchè nel suo viaggio ha visitato il solo deserto del Nevada, e di solo quello fosse in grado di parlare.

    Ora: come lo vive l'individuo che è deceduto al mondo fisico?

    Innanzitutto c'è l'uscita dal corpo quale avviene da parte dell'anima, che in vita è localizzata all'altezza del cuore, nel canale sottile che da questo procede verso la testa, la cosiddetta "Fontanella" dove è localizzato il Sahasrara chakra indiano, il Loto dai mille petali, ma lasciamo da parte i chakra che ora vi confonderebbero e per di più sarebbero oggetto di rifiuto per chi è radicalizzato in un'altra religione.
    Questo canale, dal cuore alla fontanella, è visto dall'individuo come un tunnel luminoso, lo stesso descritto da molti individui tornati da stati di post-mortem, ed una volta usciti da questo si è immersi nel nuovo mondo Astrale, luminosissimo appunto. Non è però così per tutti. Chi non è uscito dalla fontanella ma da altri orefizi (bocca, organi sessuali, orecchie ecc. da cui l'estrema unzione, rito magico esistente, in forme diverse, in pressochè tutte le religioni), rimane a "volteggiare" nel mondo fisico e nelle vicinanze del proprio corpo fisico, e questa situazione può perdurare per molto tempo. In questo, come detto, influisce molto il credo e le convinzioni che aveva in vita. Cosi che l'ateo, ma non solo questo, vivono una pseudo-vita ancora vicina a quella fisica.
    E' vero che ciò che vive l'individuo è in funzione di ciò che, non solo ha commesso nel suo vivere terreno, ma sopratutto di quali siano stati i suoi convincimenti in vita. Questi formano il suo nuovo habitat.

    Una volta giunto nel mondo Astrale l'individuo si trova in un mondo che è fatto di una materia "energetica" quale prende velocemente forma dai pensieri dell'individuo che la plasma, sia consci che sopratutto inconsci (l'inconscio permane anche nel "primo" aldilà) e quindi tutte le strutture inconsce che ha sviluppato nella sua vita fisica si riverberano nel nuovo mondo astrale sotto forma di enti e di forme.
    E qua veniamo ad una suprema giustizia Divina: chi ha creduto ai verdi pascoli di Manitù, si troverà immerso in quella realtà, chi si aspetta di trovare il Paradiso di Indra, lo Svarga, si troverà, creato da se stesso, in quel paradiso. Chi invece ha creduto fortemente di raggiungere dopo la morte il paradiso cristiano, si troverà realizzata quella realtà, non solo, chi avrà la forte convinzione di incontrare il Cristo nell'aldilà, lo incontrerà.
    Questo spiega le innumerevoli differenze dell'aldilà, descritte da veri o presunti defunti quando, in qualche modo, riescono a comunicare con i vivi. Ogni viaggiatore racconterà un'America diversa in base al luogo nel quale è residente...

    Per ora fermiamoci qua. Se qualcuno ritiene interessante l'argomento possiamo procedere, comprendiamo che sono cose molto difficili da credere.


    Pace e bene

  6. #6
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Bentornato caro Il Manu.

    Ho letto con interesse quello che hai scritto, e mi è sorta una domanda.
    Tu hai parlato del mondo Astrale come un mondo che seguirà questo mondo terreno ma anche condizionato dal nostro modo di pensare ed agire qui, ora, sulla terra.
    Poi dici che questo mondo astrale è nello stesso tempo in comunicazione con noi esseri umani; in che modo?
    Forse il pensiero di coloro che vivono quei mondi può divenire voce, da te chiamata energia?
    Se nel caso fosse una voce, è una voce interiore, cioè che viene dal nostro interno o è una voce che viene da fuori di noi, e quindi oggettivabile perché riscontrabile in altri?
    Tu capisci cosa vuol dire comunicare con chi risiede in altri mondi.

    Sono forse colloqui mentali?

    Se mi puoi dare qualche delucidazione ti ringrazio.

  7. #7
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    Le interazioni tra il mondo fisico ed il mondo Astrale sono infinite, considera come il secondo possa esistere senza il primo ma non viceversa. Questo perchè il mondo fisico non è altro che materia Astrale condensata o, se preferisci detto in termini della Fisica, la materia è energia concentrata, e l'elemento che è più vicino come comprensione alla materia Astrale, è uno stato della materia (o energia) chiamato plasma. In realtà le cose sono molto più articolate, ma dobbiamo necessariamente semplificare.

    Detto ciò veniamo a ciò che hai chiesto. Come detto le interazioni tra il mondo fisico e quello Astrale sono innumerevoli. L'uomo le ha chiamate nei corso dei tempi Oracoli, Auspici, Aruspici, Vestali e, nell'epoca moderna, Medium. Esistono poi connessioni individuali di persone che hanno sviluppati "sensi" che l'uomo comune non ha, o non ha più, quali sono appunto i sensi del corpo Astrale, capaci di vedere ciò che l'occhio umano, strutturato per frequenze elettromagnetiche appartenenti al dominio del mondo materiale, non può vedere.
    Questi sensi possono essere più o meno sviluppati e vanno dall'avvertire nitidamente la presenza di un disincarnato, udirne le voci e fino a vederli come presenza fisica completa accanto a se. Per chi proviene dalla cultura cristiana, troverà che molti Santi hanno avuto questi sensi sviluppati in alto grado.

    La maggior parte delle persone non ha questi sensi così sviluppati, ma può certamente essere che chi ha avuto un rapporto molto intenso con una particolare persona, alla dipartita di questa possa conservare un legame così forte che ne permette di avvertire, come un tenue filo di seta, la sua presenza, ed "in un certo qual modo" comunicare con essa. Ciò che Dio unisce, rimane per l'Eternità. Sono esperienze assolutamente personali ed il loro valore è in questo.

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