forse la sofferenza l'allevia; le persone infelici - questa è la mia definizione di "cattiveria", una prigionia - spesso sono molto diffidenti e sospettose sulle buone intenzioni altrui nei loro confronti, non capendo che si tratta solo di una forma più sofisticata di egoismo, cioè la condivisione; godere la vita da soli è meno piacevole, oltre che indurre sempre una certa misura di sensi di colpa; il benessere altrui è spesso una pre-condizione per sentirsi autorizzati al proprio; prova a mangiare in una trattoria di pesce - vabbè, sono fissato, avrai capito... - con degli affamati magrissimi e smunti che ti guardano dalla vetrina...