“Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
(S. Lec)
intanto incominciamo a metterli, gli asili nido gratuiti e incominciamo ad adattare gli orari delle scuole dell'infanzia a quello di lavoro dei genitori.
intanto incominciamo a non penalizzare le giovani donne che si affacciano al mondo del lavoro. quante volte l'ho sentita la fatidica frase: "brava la ragazza, ma se poi tra due/tre anni rimane incinta, come facciamo?"
semel in anno licet insanire, cotidie melius
Non è tanto il problema degli abitanti dell'Italia in confronto di altre nazioni che hanno una popolazione minore dell'italia ... come Spagna, Francia, Portogallo, Austria ,Danimarca ed altre che funzionano benissimo ... quanto di tendenza del rapporto nascite/defunti che di molto inferiore alla parità.
Scendono del 3,8% le nascite: quasi 16 mila in meno rispetto al 2019, visto che nel 2020 sono stati iscritti in anagrafe per nascita soltanto 404.104 bambini. Salgono del 17,6% i decessi: quasi 112 mila in più rispetto al 2019. Nel 2020 sono state infatti cancellate dall'anagrafe per decesso 746.146 persone.
Siamo destinati a diventare un paese di vecchi ... eppure esiste il paradosso che molti giovani non riescono a trovare neanche un posto di lavoro ... ma forse non è un paradosso ... la società che genera lavoro (gli imprenditori) si assottiglia ... molte società migrano all'estero grazie alla concorrenza sleale dei paesi UE (e non) più poveri ... è questo il bel risultato dell'Europa Unita ... prima ci svalutano la lira ... poi ci prendono imprenditori e personale qualificato ... certo il nostro sistema burocratico ha dato la botta finale ... ma non è finita .. arriva la semplificazione dell'informatica ... un fallimento totale ... le macchine non hanno la sensibilità degli uomini ... in situazioni dove basterebbe un minimo di buon senso per metter le cose a posto ... la macchina risponde con un secco "no" ... anche se per una piccola svista nella pletora di adempimenti fiscali si mandano a bagno intere attività produttive ... siamo al caos totale!
sono modesto e me ne vanto!
Gil
secondo me, è una cazzata;
la gente fa figli per tanti motivi, molti dei quali schiettamente egoistici o di opportunismo; chi non li fa, analogamente, può evitare proprio perché in buona coscienza si rende conto che sarebbe forzare l'altro a qualcosa che sarebbe disposto, ma a cui in fondo non è pronto, o che non vuole, ma che accetta per altri motivi, magari per non rompere la coppia, o per conformismo ambientale;
se io avverto che la coppia è in crisi e faccio pressioni per un figlio con una compagna non convinta, magari facendo pure leva su rapporti di forza economici iniqui, sto perseguendo un mio interesse egoistico, l'io; altro che generosità...
la gente che non fa figli, certamente non li fa non perché persegua l'"io", la carriera, il calcetto, le vacanze o l'aperitivo;
non li fa perché in coscienza avverte che i suoi stessi motivi non sono sufficienti a giustificare anche l'impegno che in definitiva si deve imporre all'altro, oltre che ai figli stessi di esistere; hai difronte una persona e devi onestamente dirti: posso in buona coscienza sapere che la mia partner mi sta effettivamente affidando il compito di essere anche sua catena, eventualmente carceriere ?
e lì giocano tanti imprinting famigliari; se vieni da una famiglia senza gioia, risultato di un automatismo tradizionale o nevrotico, magari non vuoi ripercorrere quella strada, e non per egoismo, ma al contrario per un empito di responsabilità etica, perché senti la cosa come ingiusta;
ora, il papa fa il mestiere suo, nessuna obiezione; ma l'uscita in questione mi sembra una gaffe, in senso tecnico; perché, invece di ricorrere a sofisticate antenne che la Chiesa si potrebbe permettere, e considerare che sono diffusissime scelte di non procreare in perfetta buona fede, aderisce a quelle narrazioni trash televisive dell'egoismo dell'effimero che rappresentano un quadro ingiusto, ma confortevole per fare del paternalismo;
non è un buon investimento per il clero insistere nella rappresentazione di un'umanità filiale, adolescenziale ed egoista, da governare e istruire, e in modo così superficiale.
c'� del lardo in Garfagnana
E piano piano...
L'autodeterminazione dell'individuo?
Ma cosa ti sei messa in testa??
Come se dicendolo lui, uno poi ci ripensa
Si pero', fuori il cane, fuori il gatto, dentro il figlio!
Chi ha il cane mi disturba solo se per strada non ne raccoglie la cacchina
Che durante le vacanze di Natale mi sono dovuta fasciare lo stivale in una busta di plastica per salire in macchina
Qualche gatto e cane al vaticano, no?
Magari solo seghe, che peccato!!
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
Impaurito dalla Vita, Laura. Terrorizzato dal futuro, ancorato all'immanente e alla semplice fruizione e consumo dei beni.
Un Figlio "obbliga" ad uscire da noi stessi e da questa prospettiva stagnante. Ci proietta verso l'Altro da noi e verso Orizzonti ben più ampi!
"La glaciazione demografica non investe soltanto le forme di
espressione economiche e sociali della vita; investe direttamente l’essenza della vita; il tasso di natalità costantemente
e progressivamente inferiore al tasso di mortalità; l’intensità
declinante dello slancio riproduttivo; la visione, la disposizione, la speranza verso il futuro che si oscurano. Accade in gran
parte delle economie e delle società più ricche (non in tutte),
segno che qualcosa non ha funzionato nella «distruzione creatrice» di Schumpeter; nel codice genetico della rivoluzione
permanente tecnologica, economica, sociale, culturale del capitalismo; nel tempo lineare della progettazione continua del
futuro che l’Occidente persegue da quando, con il dono del
fuoco di Prometeo, simbolo della tecnica, abbandonò il tempo circolare della natura, delle stagioni, dell’eterno ritorno, avviando quel progresso infinito di potenziamento delle scienze
e delle tecniche, approdato al dominio distruttivo dell’equilibrio naturale ed all’indebolimento dello slancio vitale.
L’apparente contraddizione fra dinamica demografica in glaciazione e scongelamento dei ghiacciai appartiene, a ben vedere, come il grido della Terra ferita ed il grido di sofferenza
dei poveri, al medesimo dispositivo prometeico della crescita
illimitata che ha rimosso, troppo a lungo, le domande fondamentali sui valori etici universali sovraordinati e sui fini di
bene comune planetario in grado di dare senso e futuro ad
un modello di economia, di società, di comunità.
Le strategie di sostenibilità, ormai costantemente all’ordine
del giorno nell’agenda politica internazionale, rappresentano
il ritorno eruttivo del rimosso di fronte al rischio riconosciuto
del punto di non ritorno dell’insostenibilità della vita sulla Terra."
Glaciazione
demografica
e scioglimento
dei ghiacciai
di Giuseppe Gallo Presidente della Fondazione Ezio
Tarantelli Centro Studi Ricerca e
Formazione.
https://www.fondazionetarantelli.it/...Paper-n_22.pdf
amate i vostri nemici
Ma non è solo il Papa a lanciare questo grido d'allarme: Sono tutti concordi nel dipingere un paese per vecchi, oramai. Un paese di vecchi. Non tanto anagrafici, Axe. Vecchi dentro. Tristi. Soli. Senza speranza e senza futuro.
"Il paese è da anni nel pieno di un processo
di invecchiamento della popolazione particolarmente significativo nei decenni a venire.
Il quadro demografico di riferimento basato
sull’evoluzione della popolazione residente
italiana prevista dall’Istat dal 2019 al 2065 è
denominato scenario «mediano».
Secondo tale scenario la popolazione residente attesa è stimata pari a circa 60,4 mln
nel 2020 e a 54 mln nel 2065 con una perdita
di circa 6 mln di residenti. Le future nascite
non saranno sufficienti a compensare i futuri
decessi. L’età media passa nell’arco di 45 anni
da 45,6 a 50,2 anni.
Parte del processo di invecchiamento è dovuto al transito delle coorti del baby boom dalla
tarda età attiva (45-60 anni), in cui si collocano
oggi, all’età senile (≥65), in cui si riverseranno
domani. In particolare, si prevede un picco di
invecchiamento che colpirà l’Italia nel 2045-
2050, quando si riscontrerà una quota di ultrasessantacinquenni superiore al 33%."
https://www.fondazionetarantelli.it/...Paper-n_22.pdf
amate i vostri nemici
pensa quanto sono allegri i vecchi con figli che finiscono all'ospizio cioè, attualmente più o meno tutti, visto che chi ha più di 80 anni in genere ha figli, la generazione dei baby boomers, come tu ed io;
tuttavia, la tua riflessione - accanto a quella del papa : Tante coppie non hanno figli perché non vogliono o ne hanno soltanto uno perché non ne vogliono altri, ma hanno due cani, due gatti... Eh sì, cani e gatti occupano il posto dei figli. Questo negare la maternità e la paternità ci diminuisce, ci toglie umanità, la civiltà diviene più vecchia e senza umanità perché si perde la ricchezza della paternità e della maternità. E soffre la patria che non ha figli. Molti si domandano: E adesso chi pagherà le tasse per la mia pensione, che non ci sono figli? Chi si farà carico di me ? - confessa il fine egoistico della procreazione; lo fai per non sentirti solo e triste, perché qualcuno si prenda cura di te... una cosa comprensibile, ma difficilmente presentabile come "virtù" altruistica;
poi, la patria... se fosse, allora dovremmo istituire orfanotrofi di massa, statali, come il Lebensborn nazista; si contribuisca col seme e le uova a dare figli italiani alla patria... il papa è fortunato ad essere molto benvoluto; se una cosa del genere l'avesse scritta Ratzinger - improbabile, ci va cauto con certe idee - lo avrebbero fatto allo spiedo...
la gente fa figli per i motivi più diversi; qualcuno per amore e gioia autentici, altri inchiodare un partner che si allontana, altri ancora per costringere le famiglie d'origine a considerarli come "adulti" o ad aiutarli economicamente, chi proprio per lasciare la propria famiglia d'origine...
chi non li fa, spesso evita proprio perché in buona coscienza si rende conto che sta imponendo ad altri proprio queste personali motivazioni, esattamente egoistiche;
secondo me, il papa ha fatto una gaffe; comprensibile, ma è stato mal consigliato; ha seminato zizzania dove non ce n'era necessità; ha rappresentato un'umanità immatura da precettare, sbagliando il giudizio, perché si è affidato a quattro narcisi laici da strapazzo, scrittori alieni dalla Chiesa;
forse qualche vero intellettuale cattolico, di spessore, e di pensiero libero e capace, gli avrebbe fatto presente che quella narrazione dell'effimero è una cazzata;
la gente che non fa figli sceglie così non per non privarsi del viaggio o dell'aperitivo; non li fa perché il modello di relazioni umane nelle famiglie d'origine o in quelle di prossimità è penoso, afflittivo, privo di gioia; intriso di solitudini e triste, come dici tu, anche se si è in tre, quattro o sette.
c'� del lardo in Garfagnana
Generare Vita dona Vita. Non c'è cosa più bella e più importante al mondo! Quando senti per la prima volta quell'esserino chiamarti "babbo" o "mamma" senti pulsare Vita dentro te. Senti rivivere tutto intorno a te, gioisci d'ogni cosa, ti senti coinvolto in qualcosa di grande, che ti trascende e ti supera. Privarsi consapevolmente di questo, rinchiudersi nel privato, rimpicciolire l'esistenza semplicemente a un vivacchiare e a un accontentarsi, tirando a campare, cercando di non soffrire o di soffrire meno possibile....fa di questa Società un surrogato, della Vita. Possibile che siamo chiamati solo a questo? A non avere problemi? Dio mio Axe.
"Gli stili di vita metropolitani, miscelando elementi critici di fondo come una vita più
stressante in contesti più inquinati, insieme
ad ingredienti sociali quali il consumismo e
l’individualismo, hanno dimostrato di essere
capaci di trasformare la struttura stessa della
famiglia, delineando uno scenario in cui il figlio diventa una delle tante opzioni possibili
di realizzazione personale, uno di molti prodotti del “supermercato delle opportunità”,
persino un optional, quando non un lusso»
(M. Calvi, F. Riccardi). La quota di persone che
vivono sole in Italia (33,3%) ha superato, infatti, il numero di coppie con figli (33%). "
https://www.fondazionetarantelli.it/...Paper-n_22.pdf
Ultima modifica di conogelato; 14-01-2022 alle 00:34
amate i vostri nemici
rimpicciolire l'esistenza semplicemente a un vivacchiare e a un accontentarsi, @Cono
Ma chi te lo ha detto che il fatto di non avere figli riduce l'esistenza a un rimpicciolirsi e vivacchiare? Questo è del tutto tuo soggettivo, per questo ne hai fatti sei, ma non pensare che tutti gli altri ne godano come te!
“Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
(S. Lec)
Cono non ti preoccupare, ti faremo un monumento commemorativo intitolato al "Pube de oro"!
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
appunto, giusto; ma è una cosa che fai per te, non per me; non è quel sacrificio eroico che si vanta, a fronte degli "egoisti"; lo stai "confessando" tu stesso, qui e ora;
e questo è il corollario di rappresentazione falsa che si offre ai genitori, per gratificarli a fronte degli altri, come fossero "eroi", e non persone che hanno scelto un confort, quello della famiglia, piuttosto che un altro;Privarsi consapevolmente di questo, rinchiudersi nel privato, rimpicciolire l'esistenza semplicemente a un vivacchiare e a un accontentarsi, tirando a campare, cercando di non soffrire o di soffrire meno possibile....fa di questa Società un surrogato, della Vita. Possibile che siamo chiamati solo a questo? A non avere problemi? Dio mio Axe.
ora, io capisco perfettamente che per il papa e la Chiesa la famiglia sia un fine; non è che io abbia particolari obiezioni su questa, che è una tra le possibili opzioni morali;
quello che sottolineo, invece, è proprio un'interpretazione errata di ciò che accade davvero come fenomeno de-natalità e disgregazione di quella famiglia, che è una cosa piuttosto complessa ma, volendo, comprensibile;
ora, i preti negli ultimi decenni sono intimiditi dalla società secolarizzata; invece di dire la loro, con tutte le difficoltà, per strizzare l'occhiolino al moderno vanno a cercare intellettuali non-cattolici che vanno più o meno "spontaneamente" incontro a quel raccontino dell'"egoismo dell'effimero", come nel caso delle cazzate del buon Scurati;
la verità, davvero scomoda, è che, messi da parte i pretesti economici, che pure un certo peso possono averlo, come impedimento razionale, il sentimento diffuso che presiede alla mancata procreazione è un giudizio, un sentimento tendenzialmente negativo proprio sull'istituto-famiglia, sulla dignità delle motivazioni che si osservano negli altri, a partire dalle proprie famiglie d'origine;
io capisco il papa; la Chiesa impernia tutta la sua dottrina sociale sulla famiglia, sul sacramento del matrimonio e sui figli, e ovviamente cerca di rimuovere il dato lampante:
come puoi constatare anche qui, persino tra chi i figli li ha fatti, difficilmente trovi persone che considerano "pregevole" l'assetto famigliare da cui provengono; magari noi più anziani - io meno, perché la mia è stata una famiglia "moderna" - siamo cresciuti in famiglie comunque tradizionali, frutto di automatismi sociali;
ma tutti ci rendiamo conto che la famiglia non è solo un luogo di gioia e concordia, ma molto più spesso un luogo di potere, rapporti di forza e gerarchie più o meno esplicite, ricatti e rancori, in misura maggiore o minore;
chi non sceglie la famiglia, può farlo per auto-tutela "egoistica" diretta: non voglio un marito che mi comanda e antepone le sue ambizioni alle mie - ma anche per speculari scrupoli di coscienza: non voglio ritrovarmi ed essere carceriere di nessuno, forzare la volontà per perseguire un mio personale piano esistenziale;
ora, se un papa, tramite Scurati o Galimberti, fraintende questa riflessione come desiderio effimero della vacanza o dell'aperitivo, forse raccoglie il plauso di quei genitori - cattolici e no - che fanno un po' come noi con quelli che non hanno fatto il militare: che ne sapete, voi smidollati della disciplina di caserma... sapessi le alzatacce notturne per le poppate, i dentini, la fatica di accompagnarli dappertutto...
ma è una gaffe, una comunicazione sgangherata, perché in effetti chi non ha scelto la famiglia in genere ha elaborato un proprio - giusto o sbagliato - speculare giudizio morale sulle famiglie altrui, oltre che sulla propria di origine:
sì, quello ha fatto un figlio per costringere i suoi genitori a dargli i soldi per comprare casa; quelli lo trattavano da deficiente, e così li ha costretti a considerarlo adulto... quella ha "incastrato" il fidanzato possidente... quei due avevano tutti amici con figli che continuavano a dir loro di fare un bambino; quegli altri erano in crisi; sapevano che in assenza di "novità" avrebbero finito per lasciarsi...
ora, se osservi quello che succede qui, quando tu ti fai in buona fede portavoce del pensiero del papa/Scurati, le osservazioni che ti vengono opposte sono proprio di questo tipo, e probabilmente anche da parte di gente che i figli li ha pure fatti, ma si rende conto che la famiglia come fine difficilmente può essere un pregio in sé;
ora, io non mi metto certo a giudicare il merito di quella pastorale; osservo solo: è utile al fine obiettivo-famiglia una posizione polemica di questo tipo, che da un lato colpevolizza ingiustamente chi agisce in buona coscienza, e dall'altro strizza l'occhiolino ad imperativi eventuali, come la questione delle pensioni, della solitudine e dei figli alla Patria, che chiaramente sono istanze di profilo morale assai discutibile, perché imperniati su ciò che è conveniente, e non su ciò che è intrinsecamente giusto ?
ma come ? tu mi dai dell'egoista a sproposito perché non ho voluto imporre me stesso, i miei fini, non non mi sono voluto fare carceriere delle vite altrui, e nel contempo mi dici che avrei dovuto far figli per non essere solo e triste in vecchiaia, e cioè il più lampante tra i fini egoistici ?
ti pare un messaggio efficace per riportare all'ovile il gregge disperso ?
Ultima modifica di axeUgene; 14-01-2022 alle 08:23
c'� del lardo in Garfagnana