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follemente
Cono, nel primo caso si trattava di due ragazzine (alzi la mano chi non ha subito qualche offesa, nel corso della sua vita, per la sua origine, l'etnia, la religione), qui invece parliamo di autorità.
Arcigay Arcobaleno ODV
COMUNICATO STAMPA: NEGATA DAL COMUNE DI TRIESTE LA PARTECIPAZIONE DI ARCIGAY ALLA CERIMONIA IN RISIERA PER IL GIORNO DELLA MEMORIA
Il presidente di Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia, Andrea Tamaro, chiede al Comune di Trieste di poter partecipare alla cerimonia in Risiera. La risposta è stata che non è possibile perché c’è l’ingresso su invito, che non siamo nella mailing list e che la Risiera è aperta esclusivamente ad “autorità civili, militari e religiose,” e “le associazioni combattentistiche ed i componenti del Comitato per la Difesa dei Valori della Resistenza”.
Tamaro risponde: «Evidentemente per il Comune di Trieste e chi prende tali decisioni, le autorità civili, militari e religiose sono più importanti delle e dei rappresentanti di una parte delle vittime dello sterminio nazista».
Tamaro continua: «Le persone LGBTI+ nel 2022 continuano ad essere discriminate, perseguitate e uccise in Italia e nel mondo, come tante altre minoranze. E a Trieste, nel 2022, alle persone LGBTI+ e alle altre minoranze che furono uccise insieme alle persone ebree nei campi di sterminio viene negato dalla politica al potere nella città un semplice atto di decenza: permettere la partecipazione di una singola persona per ogni minoranza perseguitata dai nazisti e fascisti».
Il Comune sostiene che per la cerimonia in Risiera per la Giornata della Memoria la partecipazione è contingentata per le misure contro il COVID e quindi l’invito è ristretto a pochi partecipanti.
Il presidente di Arcigay rispetto a questo punto commenta: «In Risiera, con tutte le misure previste e nel vasto piazzale tristemente noto, veramente non è possibile invitare poche persone, coloro che ricordano, oltre i triangoli gialli della Stella di David, anche i triangoli rosa, neri, marroni, viola, blu, …? Negare l’accesso ad un Monumento Nazionale in un giorno così rilevante per la coscienza civile e storica di uno Stato e di chi lo abita, in un giorno di preservazione della memoria della Shoah contro ogni negazionismo, lascia veramente perplessi».
Conclude Tamaro: «In Risiera, 17 anni fa, Arcigay Arcobaleno si impegnò a far inserire una targa in memoria delle vittime gay e lesbiche del nazifascismo e contro tutte le discriminazioni. In questi anni di revisionismo storico sempre più forte, chiediamo che si rispetti la Memoria di tutte le vittime del nazifascismo, dei milioni di ebrei, dei milioni di tutte le altre minoranze. Una memoria di fatto e con i fatti e non solo per convenienza politica o obbligo istituzionale».
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