adesso sono certo che la franchezza me la perdonerai tu: la costituzione con Maastricht non c'entra proprio niente.
ritorniamo al discorso originario: Craxi con questa costituzione e questo sistema ha impresso in modo molto efficace una direzione politica al paese, e così ha fatto anche Ciampi, nel periodo molto più breve che ha avuto a disposizione. questo a prescindere da ogni valutazione sul loro operato.
se mi dici che dopo Maastricht queste cose non sono più state possibili, allora la responsabilità è di Maastricht, non della Costituzione.
e non è vero che processi di cambiamento non ce ne sono stati: questo ce lo raccontano certi politici per eludere le responsabilità.
pensiamo alle leggi sulle pensioni, alle leggi sul lavoro, a quelle sulla scuola: possiamo essere d'accordo o meno, possiamo anche sostenere che sono state troppo o troppo poco incisive, ma sta di fatto che queste leggi hanno avuto degli effetti importanti sulla società italiana.
certo: se un parlamento promulga una legge incostituzionale, come per esempio il porcellum, è ovvio che prima o poi questa incostituzionalità viene sancita da una sentenza dell'organo preposto. ma la responsabilità di chi è? del sistema farraginoso o di chi quella legge la ha voluta a tutti i costi?
trovo anche poco corretta la posizione secondo la quale una parte delle tasse pagate da una persona residente ad A va a pagare i servizi di cui usufruisce una persona residente a B. lo stato fornisce dei servizi che vengono finanziati attraverso l'imposizione fiscale. ovviamente l'imposizione fiscale è tanto più elevata, e questo indipendentemente dalle aliquote, quanto più è elevato il reddito della persona che la subisce. con il ragionamento della residenza, si potrebbe anche dire che i ricchi pagano i servizi di cui usufruiscono i poveri, che i milanesi pagano per i servizi di cui usufruiscono i valtellinesi, che i medici pagano i servizi di cui usufruiscono gli infermieri. si chiama anche ridistribuzione: può piacere o no, ma attualmente funziona così.