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Ahahahahahahaha e dàgli....Dio non può essere "dimostrato". 
Come si dice da noi in Toscana? Dura come le mura (di Lucca)
«Ogni notte trascorsa a osservare e studiare l'Universo mi entusiasma e mi spinge a riflettere. Tre settimane fa, l'emozione è stata ancora più forte: ero sul litorale dell'Isola Grande delle Hawaii. La notte in faccia alla volta stellata ti presenta tanti interrogativi. Ma io guardo il cielo sempre serenamente. Il problema è per quegli scienziati "neopositivisti" che ogni notte, quando danno uno sguardo al cielo, debbono escludere la presenza del Creatore. Alle domande più profonde dell'esistenza, io rispondo da scienziato; quando però la scienza non può più aiutarmi, cerco e mi do risposte da credente. La sensazione che ho provato, mentre si avvicinava la "notte a mezzogiorno", è stata di profondo rapimento e di rispetto per le meraviglie del mondo in cui viviamo. L'abitudine notturna dell'astronomo e dell' astrofisico porta con sé inevitabili quesiti. Nascono al centro della frontiera fra scienza e fede, fra le quali io non vedo alcun contrasto»
L'astrofisico Julian Chela-Flores è uno degli esponenti di punta dell'astrobiologia, la scienza che ricerca la vita nello spazio. Lavora all'Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics di Trieste.
https://disf.org/julian-chela-flores...interrogo-fede
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