“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Di certo non solo, ma uno spettacolo che fa parlare di se per giorni in tutto il paese e il cui zoccolo duro di pubblico è costituito dalle fasce di popolazione più anziane, dedicato alla musica, forma d'arte che si è prestata molto spesso durante la storia sia a creare coesione sociale che a denunciare le storture, direi che è strategicamente valido.
Nel '66 nessuno poteva giudicare una donna, e non è mica stato cantato perché era la realtà fattuale del tempo... si fatica ad accettarlo ancora adesso, ma ti hanno già fatto altri esempi, anche se li hai rigettati.
La risonanza mediatica è importante prima di tentare di cambiare le cose altrimenti si cerca di far passare il DDL Zan e per te è "un corpo di leggi astruse emanate per confondere le idee" (parole tue), sparando obiezioni a caso che dimostrano che non conosci la differenza tra orientamento sessuale e identità di genere e poi ci si stupisce fallisca, mentre se determinate realtà non fossero per il pubblico generalista qualcosa di vago e indistinto, forse si potrebbe anche discuterne.
Non avete ancora visto niente
Moderatore droghe
è l'Iran, dove l'80% della popolazione ha meno di 30 anni; l'opposto del paese che qualche centro oscuro possa manipolare; anzi, esattamente una cultura che per tradizione è davvero paranoica su qualsiasi tipo di ingerenza, la vera "nazione";
forse a Sanremo no, perché è piuttosto un consuntivo, dove si arriva a giochi fatti;
ma le casalinghe mogli di elettori DC hanno amato Mina, la scandalosa, i mariti fausto Coppi; ora le nonne guardano Mika, così caruccio e innocuo, leggono di Tiziano Ferro - che je vòi dì ? - e ridono con Malgioglio; sono vispe e scafate come la nonna-sora-Lella di Bianco, Rosso e Verdone;
la verità è che, come diceva Daverio, l'estetica precede l'etica; hanno fatto più questi, e chi li ha chiamati in tv, per i diritti dei gay, e prima per il divorzio e il nuovo diritto di famiglia, di 50 anni di Pannella;
col tormentone, in un modo o nell'altro, sono arrivati farsi conoscere con cose che ti piacciono di più; che è poi la norma di questi che vanno a Sanremo, generalmente migliori in quello che propongono nei dischi;
io ho l'impressione che tra 20 anni si dirà che in questo periodo in Italia si è fatta della gran musica, che però ora quasi nessuno conosce, come sempre.
c'� del lardo in Garfagnana
Di certo non solo, ma uno spettacolo che fa parlare di se per giorni in tutto il paese e il cui zoccolo duro di pubblico è costituito dalle fasce di popolazione più anziane, dedicato alla musica, forma d'arte che si è prestata molto spesso durante la storia sia a creare coesione sociale che a denunciare le storture, direi che è strategicamente valido.
il fatto che Sanremo faccia tanto parlare di sé (e lo stiamo facendo anche qui) testimonia della nostra arretratezza culturale in genere oltre che della mancanza di cultura musicale (non sono presupponente, ad esempio penso che uno come Axe ne abbia assai più di me). Ovviamente è risibile la tesi secondo cui possa essere lo scenario per qualsiasi denuncia sociale.
Le cose poi non cambiano in base alla "risonanza mediatica" in genere, la Tv è il primo ente di diseducazione che esista in Italia, inutile citare i vari grandifratelli, i giochi a premi sbertucciati già dal grandissimo Gaber, i telegiornali ipocriti e menzogneri ecc.. Le cose cambiano quando cambiano LE PERSONE, e a questo proposito avrei una mia idea personalissima in base alla quale alla fine tutta la faccenda del covid possa non avere solo lati negativi, distruttivi...
“Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
(S. Lec)
percepisci questo perché nella tua rappresentazione c'è un modello dialettico di mediazione per ideologie esplicite; mi spiego:
se osservi un programma tv con una postura ideologizzata, da distanza, premetti la critica al modello o informazione che ti viene proposta; ovviamente, la predica non ti cambia; semmai, ti esalta la critica;
ma nel modo della finzione e dell'intrattenimento i contenuti pervengono per via estetica, non etica, ideologica; non direttamente, almeno; il modo in cui si comportano gli "eroi" dei film e telefilm, o dell'intrattenimento, al di là dell'essere poliziotti in azione o cantanti brave, è fatto di atteggiamenti di contorno, che scavano come gocce nell'immaginario; pure Clint Eastwood, nell'interpretazione di personaggi che partono come ultra-reazionari, poi suggerisce cambiamenti, che arrivano proprio a quel target d'affezione che si sente in quello spirito dello sparo a chiunque mi rompa i coglioni;
i segnali e gli stimoli sono letteralmente milioni, e il subconscio non li legge come pistolotti, ma come modelli da emulare o ammirare;
le persone cambiano quando si abituano, per prima cosa, a pensare che un certo comportamento li rende migliori, più fighi e belli, più evoluti ed eleganti; solo dopo razionalizzano la questione come cosa di principi; la riprova ?
la pubblicità; non si spenderebbe così tanto pagando testimonial pubblicitari se l'effetto emulazione non fosse così potente e trainante; se vuoi promuovere un'oggetto di consumo, ma anche un'ideologia, non c'è niente di meglio che mostrare un modello sociale ambito e desiderabile di cui l'oggetto è feticcio;
il figlio torna dai genitori e mangiano tutti la pasta Barilla nel patio di una villona toscana coi cipressi, mica nel bilocale con la cucina di fòrmica; l'auto di marca X viaggia per le strade panoramiche della Val d'Orcia e non imbottigliata in tangenziale nord tra v.le Certosa e Sesto S. Giovanni; compri il balsamo e sei bella come la Ferragni che, va detto, è proprio bella e ha qualche tratto di raffinata intelligenza, malgrado il birignao; e così via...
c'� del lardo in Garfagnana
A meno che tu non intenda la sostituzione fisica delle persone per ricambio generazionale, le persone cambiano sotto i più disparati influssi, uno dei quali è anche l'esposizione all'intrattenimento, così se una cinquantina di anni fa la visione dell'omosessualità consisteva nella macchietta effemminata e ridicola da cinepanettone oggi la cosa è ben diversa, anche se ci sono resistenze nelle fasce più anziane. Oggi la visione della transessualità si sta discostando ancora poco dallo stereotipo del travestito brasiliano col randellone, se esponi il pubblico ad alternative magari col tempo qualcuno si accorge che si tratta di persone vere e non personaggi
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Moderatore droghe
le persone cambiano quando si abituano, per prima cosa, a pensare che un certo comportamento li rende migliori, più fighi e belli, più evoluti ed eleganti; solo dopo razionalizzano la questione come cosa di principi; la riprova ?
la pubblicità; non si spenderebbe così tanto pagando testimonial pubblicitari se l'effetto emulazione non fosse così potente e trainante; se vuoi promuovere un'oggetto di consumo, ma anche un'ideologia, non c'è niente di meglio che mostrare un modello sociale ambito e desiderabile di cui l'oggetto è feticcio;
Mi hai ricordato una domanda che mi sono sempre fatto, circa un evidente paradosso. Intanto chiunque ascolti ti dirà che la pubblicità rompe le palle in particolare quando interrompe un film, una canzone su youtube, un talk show ecc.. Inoltre, chiunque ti dirà che la pubblicità riflette un mondo finto, ipocrita, dimmi chi apprezza le visioni della famiglia alla Mulino Bianco? Personalmente ricordo che smisi immediatamente di comprare una certa acqua minerale quando apparve una pubblicità all'ora di cena annunciante trionfalmente che faceva fare tanta PLIN PLIN... Ma allora, se tutti dicono la stessa cosa, come mai si investono tanti soldi in pubblicità? Non dovrebbe essere un boomerang, dato che nessuno la apprezza? Oppure la gente parla in un modo e agisce in un altro? Per me rimane un mistero, a parte i tempi di Carosello quando la pubblicità era ben fatta e divertiva. Così Sanremo, che è come la Democrazia Cristiana di un tempo: tutti lo disprezzano e tutti lo vedono, così come votavano DC parlandone malissimo...
“Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
(S. Lec)
probabilmente chi vede in quell'estetica un feticcio di serenità minima e non ha strumenti di mediazione che inibiscono o avversano quel modello; cioè, proprio tanta gente; chi vede l'ipocrisia crede di sottrarsi, ma in genere si becca l'onda di ritorno, e cioè compra perché pensa di essere in controllo; non mi faccio fregare dalla pubblicità, ma gli abbracci mi piacciono, e in fondo quelli sanno lavorare...
perché, evidentemente, funziona;Ma allora, se tutti dicono la stessa cosa, come mai si investono tanti soldi in pubblicità? Non dovrebbe essere un boomerang, dato che nessuno la apprezza?
il meccanismo, in genere sofisticatissimo, perché si basa su un numero di riscontri statisticamente significativi, è quello di vendere un'identità;
questa spesso è trasmessa da testimonial, come nella vita quotidiana; il capufficio fa una cosa eccentrica ? l'impiegato pensa che sia un segno distintivo della capufficità, e lo emula; possono essere le vacanze intelligenti, l'utilitaria usata o le sneakers sotto il vestito;
per contro, acchiappa anche il laido, come conferma di una propria superiorità; la tv vende contenitori rissa con soggetti volgari contando su questo sentimento di sollievo: io non sono così, e rido in modo liberatorio;
le persone sono disposte a molto, se non a tutto, per riscattare la propria identità, sentirsi speciali e giusti, migliori, piacenti, elitari anche se sono massa, ecc...
anche l'anticonformismo vende prodotti materiali e ideologici in base a questo principio, proprio a chi sente di essere massificato e, ovviamente, non vuole, prova mortificazione; nessuno vuole essere massa;
persino i preti - che sono astuti - chiamano all'anticonformismo;
se hai insicurezze e complessi e non trombi, se te la raccontano come anticonformismo e dicono di aspettare la persona giusta, il matrimonio ecc... in un colpo ti aiutano a rimuovere l'insicurezza e ti offrono un vestitino di pregio, che regge finche regge;
la pubblicità del SUV da poveri o delle imitazioni di auto più prestigiose dice: siate anticonformisti, comprate la nostra da 15mila, invece che il Porsche Cayenne, che costa 80
del resto, porsi o doversi porre la questione del conformismo è di per sé la confessione di non far parte della quota che ha il potere di scegliere consapevolmente ciò che è meglio e che conosce; se sei, e sei riconoscibile o comunque in controllo, perché potente, non devi apparire né porti in relazione con ciò che fanno gli altri, né in un senso, né in senso opposto;
tutta la comunicazione promozionale, commerciale o politica, fa leva sulla necessità di aggiustare la propria identità in meglio, o rimuovere le insicurezze.
c'� del lardo in Garfagnana
Un momento: quelle che oggi sono nonne quando erano ragazze bruciavano reggiseni: non puoi fare paragoni con le casalinghe degli anni cinquanta.
‘nzomma, dipende un po’ dal contesto, anche per l’epoca. A Milano sembrava comunque pudica, probabilmente a Roccacannuccia di Sotto la sensazione era quella che dici tu. Ma tu sei giovane, e la Cinquetti non la avevi mica vista. tieni conto che Non ho l'età è del 64, e un anno dopo a Roma nasceva il Piper e alla Radio iniziava Bandiera Gialla.
È che le band non avrebbero avuto nessun senso. Che te ne frega di sentire gli Stones che eseguono un pezzo di Bardotti-Reverberi o i Pink Floyd che suonano una roba come “Prendi questa mano zingara”? a chi aveva più di 30 anni non interessavano né gli Stones né i Pink Floyd, chi ne aveva meno sarebbe inorridito. in realtà l’unica band di un certo livello che si è mai esibita a Sanremo è stata quella degli Yardbirds, nella formazione con Jeff Beck. Quella volta Mike Bongiorno, per fare lo spiritoso, li chiamò “i Gallinacci”.
Per capirci meglio, nell’estate del ’68 nei paesi anglosassoni si ascoltavano Julie Driscoll, Jimi Hendrix, Jumpin’ Jack Flash, robe così. In Italia furoreggiavano Franco IV e Franco I (Ho scritto t’amo sulla sabbia) e Maurizio Arcieri con “cinque minuti e un jet partirà portandoti via da meeeee”
Per quanto riguarda l’abbigliamento, Ziggy Stardust compie 50 anni tra quindici giorni e the Rocky Horror Picture Show è uscito 47 anni fa: te l’ho detto che sei troppo giovane.
Non esageriamo: al massimo un clone di Ivan Cattaneo.
Ultima modifica di flying dutchman; 23-05-2022 alle 09:02
magari non "le colline sono in fiore", ma io mi ricordo che nel 1979 si presentò a Sanremo in smoking bianco un certo Beruschi Enrico che cantava "sarà un fiore", canzonetta (e di questa parola io quasi mi vergogno, come avrebbe detto il Maestrone) piena di doppi sensi di una volgarità micidiale ("cosa l'è ches chi?") alla faccia dell'ostentazione pacchiana di adesso.
ma anche Renzo Arbore con il clarinetto (bisogna ammettere: un pochino meno volgare) non scherzava niente.
io Sanremo non l'ho visto, non lo vedo da una ventina d'anni e non ho intenzione di vederlo per i prossimi venti, dopodiché deciderà la natura o il Padreterno a seconda delle opinioni. ma non è che "ai nostri tempi" mancassero le provocazioni anche di bassissimo livello.