Che la compassione possa essere accostata a "un obiettivo opportunistico" mi riesce come cosa del tutto nuova e magari da approfondire, visto che forse coi termini non ci intendiamo, altrimenti proprio non capisco. Tra l'altro per me la "compassione" intesa in termine alto è tutto tranne che un obiettivo, ma semplicemente nasce come sentimento spontaneo quando ci si trova di fronte al dolore delle persone. E qui ci sarebbe da parlare della vita del Buddha storico, spettacolarizzata nel famoso film di Bertolucci ma descritta in molti antichi testi orientali...