In effetti la storia della mia entrata a far parte della setta ebraica potevo scriverla più romanzata e più dettagliata... ma ieri sera ero stanco... ho omesso tutta la parte preparatoria
ed emozionale, con paura dell'intervento, paura dopo l'intervento, specie di guardare nelle mutande e scoprire il mio "fagotto" martoriato e gonfio... per altri motivi non attinenti quelli
di normale "amminierezione".

E l'infermiera.... molto compiaciuta, quando subii la 5° puntura anestetizzante... proprio sulla "cappella sistina". Come un condannato a morte, l'istinto mi faceva alzare lo sguardo ed il torso
verso il mio basso ventre... e lei che con entrambe le braccia cercava di tenermi fermo e di farmi sdraiare... ed io, con la coda dell'occhio.... riuscii a scorgere per un breve lasso di tempo
l'ago, tutto ricurvo per la pressione, infilato proprio lì... con una mano il dottore teneva la puntura, con l'altra, afferrava, tenendo ritto, tutto il mio gioiello centrale, come quando si tiene il collo
ritto di una gallina, prima di tagliarle la testa... Scoprire anche perché in sala operatoria tutti sono vestiti di verde... persino le lenzuola sono verdi... ... per attenuare il colore del sangue, che
altrimenti trasformerebbe in rosso acceso il candido color bianco latte della biancheria, molto impressionante per tutti, specie per i pazienti, ovviamente... Ad un certo punto, ebbi una strana
sensazione di umido, come se me la fossi fatta addosso... per poi scoprire che non era minzione... la mia, ma altro.

Devo dire però che da allora... tutto funziona alla perfezione... e speriamo che duri ancora a lungo!!


Che poi in fondo... c'è chi si opera di appendicite... ebbene a me piace distinguermi!!!