A questo proposito,io ho scritto un racconto per la gara di primavera pensando alla Pasqua.
In quel racconto,"Giuda",ho spiegato in poche righe la mia idea su Gesù Cristo.
Spiega a Giuda che "l'essere lì con lui mentre viene frustato e si trova,nel contempo,a parlare con Dio nel Regno dei Cieli" è la stessa cosa,la sua presenza è sempre e comunque universale e non è costretta in una incarnazione particolare.
Il tempo e lo spazio non hanno nessuna importanza per lo Spirito ,la morte anche ma anche un certo tipo di vita come quella terrestre!
Questo voglio dire,perchè la tradizione non sembra averlo capito:lo Spirito universale,il Dio della creazione universale("per mezzo di lui tutte le cose sono state create")può avere infinite apparenze e forme presentandosi dove si manifesta apertamente nella forma adatta al luogo!
Nel contempo è anche tutte le altre forme,quindi è dappertutto e non solo in un luogo particolare!