Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
qui non mi ritrovo molto, non tanto per il fatto che un investimento in tecnologia militare possa – anzi debba – avere delle ricadute commercialmente interessanti, quanto per il fatto che queste ricadute non sempre sono coerenti con l’entità dell’investimento effettuato e in diversi casi (tra cui questo) difficilmente prevedibili in fase di progettazione iniziale.
è quello che ho scritto;
il punto è che gli americani ragionano da investment manager e anche un po' gamblers; loro partono da grandi concentrazioni di capitale, in cui sono coinvolti anche i privati, via sgravi fiscali; da dopo la guerra finanziano di tutto in partenza, per un criterio meramente statistico di utilità attese; sanno che un certo numero di progetti sarà fallimentare, ma altri compenseranno la spesa; la stessa mentalità che negli anni 60 ci ha consentito di avere migliaia di musicisti pubblicati su disco che non vendevano nulla, trainati dai pochi che emergevano, che c'erano sempre; Battiato ha potuto far uscire "Clic" perché Mina e Battisti vendevano milioni di copie; ma lo stesso Battisti è stato trainato a sua volta, magari da Villa - non mi ricordo se era RCA, però - perché sentendolo cantare "Per una lira" nessun produttore avrebbe scommesso nemmeno quella

Nel 1973 era senz’altro possibile vedere le applicazioni di tipo militare connesse con il sistema GPS, molto più difficile immaginare la tipologia di utilizzo civile, perfino quotidiano: i primi computer con interfaccia grafica escono nel 1984.
Si parla quindi di investimenti importanti senza nessun ritorno per una durata di sedici anni, cosa che può reggere soltanto una struttura come lo Stato, e di un utilizzo che nella sua facilità d’uso e nell’ampiezza del mercato di destinazione non poteva essere in alcun modo previsto nella fase iniziale del progetto.
eh, questa è la mentalità europea, tipica della sottocapitalizzazione delle medie potenze e della loro burocrazia post-imperiale;

gli americani ragionano da investitori, in base a calcoli di potenziale spontaneo, in cui il dirigismo è considerato un costo, anziché una razionalizzazione; questo è proprio un modello gerarchico diffuso capillarmente, con la tipica squadra di 6 persone del modello militare, il top dell'efficienza di gruppo, con un leader e 5 collaboratori, che opera come un frattale;
a partire dalle dottrine economiche della prima metà del XX° secolo, quelli hanno elaborato proprio una teoria di ottimizzazione del potenziale, perché avevano proprio il problema concreto di quell'industria sovradimensionata rispetto alle loro esigenze interne; perciò, il loro approccio al credito è una specie di keynesismo finanziario che consente di concepire un range amplissimo di applicazioni a fondo perduto; tanto, prima o poi, qualche uso commercialmente utile emerge, ed è solo questione di tempi, distribuzione e scala.