La libertà di stampa, cosa sacrosanta, può benissimo diventare libertà di disinformazione. I meccanismi soliti sono quelli che ho già esposto. Gli organi di controllo in questo senso non esistono. Non puoi condannare nessun giornalista quando espone le sue idee, quali esse siano, anche se rispondono ad interessi di parte. È la stampa, bellezza, e questo lo sappiamo bene tutti. Il giornalista serio dovrebbe avere almeno il buon senso di dichiararsi "opinionista" e allora meriterebbe stima. Montanelli, con varie sfumature, era un opinionista di destra ed è stato probabilmente il nostro cronista migliore. Giorgio Bocca era un grande giornalista di sinistra. Che male c'è ad esporre la propria visione soggettiva della realtà? Poi ognuno sceglie il giornalista che più si avvicina alle sue idee. Ma c'è proprio bisogno di parlare di queste cose ovvie?
Quello che va di certo condannato è la mala fede in chi scrive. Purtroppo oggi è cosa diffusa.