Originariamente Scritto da
axeUgene
il prete certe cose non le insegna di sicuro; ma il prof di storia e filosofia sì; o, almeno, dovrebbe;
meglio mi sento;
ma il Vangelo non è dottrina cattolica, bensì la saga di un rabbino che parla per paradossi; chiedi agli ebrei che voleva dire;
io ho commentato un passo del Catechismo, alla luce della logica della Scolastica; se gli stessi dottori della Chiesa devono parlare di "mistero" riguardo al fatto che il dio onnipotente consenta il male, direi che c'è un problema;
se a questo aggiungi che quel dio sapeva cosa le sue creature maligne avrebbero fatto ancor prima di crearle, poiché lo vuoi onnisciente, la frittata è fatta;
guarda che al di là delle frasi poetiche o di colore, ci sono tutte quelle necessità da spiegare, che ho riepilogato e che tutti i predicatori fanno finta di non capire;
se ci doveva essere una crocifissione, qualcuno doveva compiere quel mandato; altrimenti dovresti ammettere che tutta quella vicenda non fosse indispensabile;
poi, quel libero arbitrio è pericolosamente incline ad avvalorare la Salvezza per sola ragione, che a sua volta squalifica Cristo come dispensabile; se non accetti l'idea che sia tutto già scritto - beninteso, in quel sistema teologico tradizionale, AT+NT - non ne cavi le gambe e finisci in una barzelletta del marito fedifrago che si avvita in scuse sempre più assurde;
ripeto: per un credente genuino e umile, non dovrebbe esserci alcun problema a pensarsi nella mani del suo dio, nella speranza di essere stato destinato al bene;
il problema è del credente vanitoso, che in quel modo non può attribuirsi il merito di essere credente, e per questo atteggiarsi a migliore degli altri; ed è un problema anche per il prete o per il predicatore, i quali pretendono di essere agenti di Dio nel precettare quello che uno debba o non debba fare;
nel caso della predestinazione il giochino è molto limitato, perché il sottinteso è:
se sei effettivamente buono e giusto, salvato, lo sa solo Iddio; quindi non ti vantare, perché se ti è andata bene, non è merito tuo; e non pensare di criticare gli altri ritenendoti migliore, perché magari Dio ha deciso diversamente;
questo dà fastidio a tantissimi, e si capisce bene la reazione indispettita.