io sarei più generoso coi preti, come categoria; quelli il Vangelo lo devono spiegare, e tu la fai fin troppo facile con le pagliuzze e le travi; la teologia e le esegesi sono necessarie, anche se nel tuo immaginario non vedi il caso e il perché; ti faccio un esempio contemporaneo: l'omosessualità;
in un contesto di libero arbitrio e soggezione ad una dottrina, questa può dire che si tratta di un comportamento di per sé peccaminoso, da evitare e punire, comunque discriminare come sbagliato;
in un contesto di predestinazione, un pastore può dire le stesse cose dei preti; ma un altro può - in modo teologicamente corretto - rispondere che quella è la natura in cui la persona è stata voluta da Dio, e che la moralità di quella persona si deve valutare esclusivamente in termini di onestà e sentimento con cui vive la sua relazione, così come per chiunque altro;
non è che la predestinazione legittimi o impreziosisca il male agli occhi di chi non lo vuole; e chi lo vuole se ne frega del Vangelo, della Legge e di Dio, quindi non la può comunque invocare a sua giustificazione morale.







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