mah, in fondo gli imprenditori che finanziano la lega sono quelli che assumono i collaboratori con contratti part time, anche se li fanno lavorare le classiche otto ore, perché altrimenti "non ci stanno con le spese", quelli che fino all'altro giorno portavano i soldi in Svizzera, quelli che si aspettano i finanziamenti pubblici che sia per le piste ciclabili del varesotto o per le scuole private o per la sanità. la base elettorale della lega è fatta dei baristi, degli ambulanti, degli ortolani e anche degli artigiani che hanno una paura fottuta del bancomat perché gli tocca registrare gli incassi. poi certo, c'è il folklore del cristianesimo per le vecchiette e della sicurezza per i ragazzotti che hanno voglia di menare le mani. ma la lega è quello, non la grande finanza o la grande imprenditoria.
sull'astensione dici una cosa giusta e sacrosanta: gli interessi sono sempre rappresentati, o per lo meno quasi sempre. il fatto è che le idee non lo sono e magari al mondo e in Italia esiste ancora qualcuno che vorrebbe dare il voto sulla base delle proprie idee. oddìo, non è che siano poi così tanti, però qualcuno c'è e anche quello contribuisce all'astensionismo.