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Discussione: Georgina e la sinistra

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  1. #1
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    ormai anche i leghisti hanno di molto abbassato i toni della propaganda anti-terrona: se vuoi essere un partito di rilevanza nazionale, non puoi confinarti ad una parte minoritaria del paese, tenuto anche conto del fatto che ormai in tutte le grandi città del Nord la percentuale degli abitanti di origine meridionale è parecchio elevata.
    io ne conosco diversi di origine meridionale; non è questione di individui, ma di appartenenza al gruppo sociale;

    il fine concreto resta quel federalismo fiscale che, data la geografia del gettito, diventa più facile con la semplice riduzione delle aliquote; ti pare che Meloni possa accettarla, se prende una barca di voti al sud ?
    i 5S hanno fatto cadere il governo con Salvini proprio dopo che lo Svimez ha spiegato loro il trucco: invece di una riforma faticosissima e difficile, si abbassa radicalmente l'aliquota: nelle regioni ricche, che pagano, si recupera a livello regionale e si mantengono i servizi;
    dove la media è nella no-tax-area si attaccano al tram, perché in media non c'è riduzione, ma il fisco centrale redistribuisce molto di meno; hai fatto federalismo fiscale senza scomodare la Corte, il PdR, ecc...

    resta che una come Meloni da una certa latitudine in su non acchiappa, perché è naturalmente il prodotto di una società che si guarda in modo estremamente diffidente, da alieni;
    paradossalmente, è più facile il contrario, che al sud si voti Lega, perché in qualche modo quello può essere un marchio appetibile come feticcio di una condizione ambita, almeno in qualche anfratto sperduto; certo, se stai a Salerno, Lecce o Siracusa complessi di inferiorità per uno di Trebaseleghe ne hai difficilmente.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #2
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    io ne conosco diversi di origine meridionale; non è questione di individui, ma di appartenenza al gruppo sociale;
    certo, ma bisogna sempre passare dall'integrazione.
    ai tempi della giunta Albertini la destra più becera aveva voluto bloccare il traffico in via Paolo Sarpi per ostacolare i commercianti cinesi che avevano comprato tutti i negozi della strada. tra parentesi: dimenticando che quei negozi erano stati venduti molto volentieri da commercianti milanesi ai quali i cinesi si erano presentati con una valigia di soldi. poi qualcuno si è accorto che bloccare il traffico in quella strada voleva dire anche impedire che gli abitanti chiamassero un taxi per andare magari in stazione o in aeroporto con i bagagli. e che magari gli abitanti erano anche milanesi. oggi i bambini cinesi che frequentano la scuola elementare Rinnovata, a Natale cantano, insieme a tutti gli altri bambini, "milanes milanes milanes num semm" sulle note della marcia di Radetzky. e con perfetto accento milanese.
    un percorso che i "terroni" avevano già completato parecchi anni fa: una quindicina di anni fa molti compagni di scuola di mia figlia erano nipoti di immigrati, avevano l'accento milanese e non si distinguevano in nessun modo da chi era milanese da sette generazioni, che non erano di più solo perché la bis-bis-bis-bisnonna veniva da Magenta.
    oggi il leghista parla più volentieri di residuo fiscale, altra cosa che per me è incomprensibile. dicono che bisogna che la ricchezza resti dove è stata prodotta e non vada distribuita altrove. benissimo, rispondo io. allora però domando perché la ricchezza prodotta a Milano dovrebbe essere distribuita in provincia di Mantova o di Sondrio: che resti a Milano! o no?

  3. #3
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    certo, ma bisogna sempre passare dall'integrazione.
    ... magari gli abitanti erano anche milanesi. oggi i bambini cinesi che frequentano la scuola elementare Rinnovata, a Natale cantano, insieme a tutti gli altri bambini, "milanes milanes milanes num semm" sulle note della marcia di Radetzky. e con perfetto accento milanese.
    al bar cinese di piazza Amati (S. Siro, lo slargo alla fine di via Rembrandt) ci sono sempre i vecchini calabresi che giocano a carte

    oggi il leghista parla più volentieri di residuo fiscale, altra cosa che per me è incomprensibile. dicono che bisogna che la ricchezza resti dove è stata prodotta e non vada distribuita altrove. benissimo, rispondo io. allora però domando perché la ricchezza prodotta a Milano dovrebbe essere distribuita in provincia di Mantova o di Sondrio: che resti a Milano! o no?
    è una questione di affinità e sentimenti, anche "estetica"; ci sono tratti di incomunicabilità che presiedono a questo processo, pure posta l'integrazione;
    la ragazza di origini salentine che la mattina parte da Rho per fare l'assistente al dentista a via Porpora, magari l'estate va in vacanza al paese;

    però lei e i suoi vivono attraversando una metropoli di non-luoghi, percorsi di capannoni e centri commerciali; se ogni giorno fai il viale Testi o la Valassina e poi senti che quelli "giù" non vogliono il TAP, matura in sottofondo un sentimento di estraneità, che è lo stesso per altre realtà poco affini; una cosa che non succede con la gente che magari scende da Sondrio ogni giorno;
    per come parlo io con le persone, spesso non c'è nemmeno quel tratto gretto ed egoista del teniamoci i soldi, ma una sorta di rassegnazione, che poi però trova casa o comprensione in quelle parole d'ordine da secessione fiscale;

    ogni tanto mi capita di rientrare dal Brennero la mattina presto, e fare il tratto verso Modena: due corsie trafficatissime, fino a Carpi un incubo; la tratta-merci più trafficata d'Italia; due corsie, si va a 80 kmh, se va bene, tutti attaccati; magari stanchi per la nottata, col furgone carico a cui devi dare spazio di frenata;

    4 ore prima eri in A3 Baviera, a 5 corsie, gratis; e pensi: ma perché non possiamo avere strade così ? se arriva uno e ti dice: tu, tua moglie e i tuoi figli pagate 5mila e passa euro ognuno ogni anno di residuo fiscale su base regionale, ma i soldi al sud non producono nulla, se non fai l'economista o il sociologo, è probabile che un pensierino sulla questione del federalismo fiscale tu lo faccia;

    quando senti quella che strilla: la capitale è Roma, Romaaaaa... il riflesso istintivo è che quella è il capo degli alieni, e che sta lì per buttarla in caciara, e se le dai retta tra 20 anni starai ancora a due corsie, come 20 anni fa.
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #4
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    al bar cinese di piazza Amati (S. Siro, lo slargo alla fine di via Rembrandt) ci sono sempre i vecchini calabresi che giocano a carte


    è una questione di affinità e sentimenti, anche "estetica"; ci sono tratti di incomunicabilità che presiedono a questo processo, pure posta l'integrazione;
    la ragazza di origini salentine che la mattina parte da Rho per fare l'assistente al dentista a via Porpora, magari l'estate va in vacanza al paese;

    però lei e i suoi vivono attraversando una metropoli di non-luoghi, percorsi di capannoni e centri commerciali; se ogni giorno fai il viale Testi o la Valassina e poi senti che quelli "giù" non vogliono il TAP, matura in sottofondo un sentimento di estraneità, che è lo stesso per altre realtà poco affini; una cosa che non succede con la gente che magari scende da Sondrio ogni giorno;
    per come parlo io con le persone, spesso non c'è nemmeno quel tratto gretto ed egoista del teniamoci i soldi, ma una sorta di rassegnazione, che poi però trova casa o comprensione in quelle parole d'ordine da secessione fiscale;

    ogni tanto mi capita di rientrare dal Brennero la mattina presto, e fare il tratto verso Modena: due corsie trafficatissime, fino a Carpi un incubo; la tratta-merci più trafficata d'Italia; due corsie, si va a 80 kmh, se va bene, tutti attaccati; magari stanchi per la nottata, col furgone carico a cui devi dare spazio di frenata;

    4 ore prima eri in A3 Baviera, a 5 corsie, gratis; e pensi: ma perché non possiamo avere strade così ? se arriva uno e ti dice: tu, tua moglie e i tuoi figli pagate 5mila e passa euro ognuno ogni anno di residuo fiscale su base regionale, ma i soldi al sud non producono nulla, se non fai l'economista o il sociologo, è probabile che un pensierino sulla questione del federalismo fiscale tu lo faccia;

    quando senti quella che strilla: la capitale è Roma, Romaaaaa... il riflesso istintivo è che quella è il capo degli alieni, e che sta lì per buttarla in caciara, e se le dai retta tra 20 anni starai ancora a due corsie, come 20 anni fa.
    ma perché io e te finiamo sempre ot? Prima o poi ci bannano, te lo dico io.
    Certamente chi abita a Milano e fa la vita che dici tu ha delle prospettive differenti da chi abita in Salento, però magari al salentino la TAP andrebbe anche bene, solo che si domanda perché diavolo la fanno arrivare a Melendugno quando potevano proseguire fino a Brindisi.
    E quando parli della Brennero-Modena sfondi anche una porta aperta, però magari pure noi lumbard dovremmo fare un pensiero alla Bre-Be-Mi e alla Teem sempre deserte, e chiederci se per caso non sia una questione di priorità di investimenti, piuttosto che di dove vengono impiegate le risorse. A parte che mi sembra di ricordare che tempo fa ad opporsi ad un ampliamento della A22 erano stati gli abitanti del Trentino-Alto Adige.
    Intendiamoci: capisco benissimo il senso del tuo discorso e concordo con te sulle conclusioni; quello che voglio fare osservare è che esistono più alternative, che comunque dovrebbero essere prese in considerazione, e che non sempre le soluzioni che abbiamo adottato sono quelle giuste per risolvere i problemi.
    Tutto questo discorso mi ha fatto venire in mente quel deputato del Pidì che scrisse “Ciaone!” ai promotori del referendum sulle trivellazioni. Personaggio che non aveva capito niente: anche se era positivo il fatto di avere vinto, non si deridono gli sconfitti, soprattutto quando gli sconfitti sono quelli che domani dovrebbero votare per te.

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