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Discussione: Scuola: Una ripetizione di fisica.

  1. #1
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    Scuola: Una ripetizione di fisica.

    Personaggi:

    Un ragazzo sui 16 anni (alunno dello scientifico)

    Insegnante ( amica di famiglia che si offre gratis di dare ripetizioni al ragazzo di fisica e matematica )

    Padre e madre del ragazzo.


    La scena si svolge nel salone di una casa proletaria.


    Insegnante: oggi abbiamo lezione di fisica, bene, vorrei che tu avessi ben chiari
    i concetti di voltaggio e di amperaggio, senza i quali non vai da nessuna parte, al-
    lora ecco la pagina sul libro, il volt (Volt= V) é l'unità di misura del potenziale elettri-
    co e della differenza di potenziale, l'ampere (Ampere=A) misura l'intensità della cor.
    rente elettrica, hai capito?

    ragazzo: no.

    Insegnante: allora facciamo un passo indietro, cos'è una carica elettrica?

    rag: non lo so.

    inseg: come? era programma dello scorso anno. Le cariche elettriche sono positive e nega-
    tive, le positive sono i nuclei con i protoni, le negative sono gli elettroni, hai capito?

    rag .no.

    ins: non fa niente se non hai capito, impara queste 2 righe qua su voltaggio e amperaggio
    perchè sono concetti fondamentali, e se confondi voltaggio e amperaggio non possiamo piu'
    parlare di coulomb, watt, di niente, chiudiamo baracca e burattini, sono già 2 ore che sto qui
    allora dimmi cos'è l'Ampere?

    rag : l'Ampere misura la differenza di potenziale...

    ins: ma no, quello é il Volt, l'Ampere misura l'intensità di corrente, sono concetti basilari,
    ma dove sono i tuoi genitori?

    rag: al supermercato ma stanno per tornare, eccoli.

    Madre: come va la lezione
    Ins: male, da 3 ore stiamo sugli stessi concetti, qui mancano le basi, come faccio io a
    spiegare cos'è un Ampere se non sa cos'è una carica elettrica?

    Madre: tu vieni qua solo per fare gli occhi dolci a mio marito

    ins: tu sei scema, e io mi farei tutto il Grande Raccordo Anulare per fare gli occhi dolci a
    tuo marito? Faccio prima a scendere dal portiere...

    madre. ti dai tante arie perché sei magra con la minigonna che non ti copre manco il culo

    ins: tutta invidia, non ti sei fatta mancare niente, involtini primavera e maialino con funghi e bambù,

    carciofi alla giudia e coda alla vaccinara, ti sposti con movimenti ameboidi, e tuo marito fa il giro

    di tutti gli appartamento di Roma dove stanno le puttane.

    madre: e tu come lo sai?

    ins. lo sa tutta Roma, guardati, sei come una palla.

    madre: adesso tu te ne vai

    ins: subito, mi alzo e me ne vado. Buonanotte.

  2. #2
    Opinionista L'avatar di Spirit
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    Cos'era, un melodramma all'amatriciana?
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  3. #3
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    No, accadde veramenter, ma quello non aveva voglia di fare niente.perché stuidiare
    é pesante.

  4. #4
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    Ricordo questa storia di qualche anno fa, non mi prestai piu' a dare ripetizioni a qualcuno col rischio di essere pure presa a calci.
    Quando io dissi ai genitori, questo ragazzo non ha le basi, non mi credettero, parlottarono tra ndi loro dicendo, che ne sa questa
    di fisica, é laureata in medicina...e allora il giorno dopo andarono armi e bagagli dal prof di fisica del figlio, a chiedere come andasse,
    e quello disse, non ha le basi, non ha le basi, deve essere aiutato, dalle tebelline, stiamo fini, però non era solo colpa dell'ambiente fa-
    miliare sfavorevole per cui il ragazzo non studiava, il padre muratore, la madre colf, ma anche dell'impegno di ciascuno di noi. Io ricordo
    che avevo un cugino di 7mo grado ( i bisnonni erano fratelli, boh) e il padre faceva il bracciante e la madre era una donna bruttissima, bassa
    grassa, coi baffi e la barba e un giorno d'estate venne con lo zio, era luglio, lui aveva fatto Anatomia a Pisa, io avevo l'esame dopo 3 giorni
    ero tutta pieNA di teschi, ossa, radio, ulne, femori, avevo calzoncini corti un top e 20 anni, già si era scoperta la malattia che avevo ma potevo studiare
    e lo facevo. Papa' disse al nipote, interrogala, vediamo se ha studiato....come mi incazzai con quella frase, chissa' perché questo doveva saperne piu' di me,
    aveva fatto pure lo scientifico... e mi chiese i buchi del cranio e tutto cio' che ci pssava dentro, io lo sapevo. Dopo 3 giorni faccio l'esame con la gente che aveva allucinazioni di vario tipo, e prendo 30 anchìio, e il cugino mi dice, non credevo ti mettessero 30, e chissa' perché no, avevo quasi tutti 30...Mi incazzai con papa' ,
    lo ricordo.Poi facemmo Fisiologia , io venni promossa subito e lui bocciato, come mi odio'. Cmq su consiglio dello zio che stava a Frascati, mi scrisse una leTTERA im cui mi chiedeva IN spoisa, purtroppo era troppo brutto, non ce la potevo fare sennò gli dicevo di sì, peccato fosse stato un po' meNO BRUTTO, FA tanti soldi, ha fatto lo scientifico, medicina
    specializzazioni chirurgia generale e plastica, voglio dire che se anche era figlio di un bracciante ha studiato, quell'altro non ne voleva sapere niente. La volonta' é molto importante.
    Ultima modifica di Fiammetta; 02-06-2022 alle 17:45

  5. #5
    Opinionista
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    errore
    Ultima modifica di Fiammetta; 02-06-2022 alle 17:54

  6. #6
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Dare ripetizioni può portare a esperienze indimenticabili. Io le ho date per anni a studenti delle superiori e delle medie, poi con questi ultimi ho smesso, perché il 95% erano somari, fieri di esserlo, e con le mamme invadenti con la litania "io pago ma mio figlio non migliora". Quelli delle superiori erano divertenti. i maschi brufolosi e attizzati, le femmine timide o saccenti, ma in genere si impegnavano tutti: mai avuto un bocciato.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Dare ripetizioni può portare a esperienze indimenticabili. Io le ho date per anni a studenti delle superiori e delle medie, poi con questi ultimi ho smesso, perché il 95% erano somari, fieri di esserlo, e con le mamme invadenti con la litania "io pago ma mio figlio non migliora". Quelli delle superiori erano divertenti. i maschi brufolosi e attizzati, le femmine timide o saccenti, ma in genere si impegnavano tutti: mai avuto un bocciato.

  8. #8
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    Cara dottoressa Pazza, non ho esperienze di ripetizioni, salvo quella cui accennai. Andai 5/6 volte

    mi massacrai ben bene, il culmine fu raggiunto quando il padre mi chiese di voler imparare

    a fare le divisioni a 4 cifre, ma che gli servivano oramai, aveva la calcolatrice. Non ci riusci',

    aveva la faccia paonazza per lo sforzo immane, e poi voleva pure fare le radici quadrate, dico,

    la spiegazione sta sul web, io non ce la faccio.

    Esperienze scolastriche, ricordo che a elementari e medie mettevo sempre il foglio in mezzo per far copiare

    qualla vicino e quelle indietro, non so perché non sapessero fare niente e non capissero niente, la profe aveva

    spiegato. Un giorno venne una supplente di matematica alle Medie che diede il compito in classe, un'equazione

    e poi vari cilindri cubi, sovrapposti trovate l'area. Io lo feci subito e misi il foglio in mezzo, la profe se ne accorse

    e aspettò che consegnassimo i fogli e chiamo' la mia compagna di banco per farle rifare il compito alla lavagna...

    questo sadismo dei proff l'ho sempre odiato. Quella non sapeva niente e aveva copiato pure male, la profe rimpro

    verò anche me, ovvio, mise la nota a tutte e due..., mi disse che così si sarebbe trovata sempre male nella vita,

    ma come no? sposata, sistemata con tanti bambini, io mi sono trovata male ma per altri motivi. Passano gli anni

    e io sto al classico dalle monache, serve il supplente di Scienze e arriva questa e fa l'appello, 2a liceo, mi riconosce subito,

    e dice , tu stavi alle statali alle medie, eri brava, spero che lo sia ancora, ma non passare i compiti. Oggi cominciamo con

    la sintesi proteica senza perdere tempo. Ci fece studiare come schiavi che io ai primi 2 anni d'università mi ritrovai col programma di bio

    logia, fisica e chimica gia' praticamente fatti. All'università o studiavi o non passavi, qualcuno mi chiedeva spiegazioni, capivo che non aveva capito nulla del

    metabolismo e dico se ti bocciano vai da questo ragazzo che ti rida' lezioni di chimica senno' non vai avanti. Cercai di aiutare come potevo, ho sempre avuto

    la vocazione ad aiutare il prossimo sofferente e asino. Per questa ultima caratteristica fui sfruttata all'università per imboccare ragazzi bellocci somari. E poi quando

    si va avanti o sai, o fai i quiz bene o non vai avanti , tanto vale che vai a lavare i piatti in un ristorante, lavoro rispettabilissimo, ma almeno non devi tenere 2000

    formule di chimica in testa.

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