perché quello della sopravvivenza, è un istinto; la consapevolezza delle possibilità interviene dopo, a salvataggio avvenuto; uno ha un incidente d'auto, i pompieri lo tirano fuori e quello ringrazia; solo poi magari capisce che è rimasto paralizzato, ma non è incazzato coi pompieri, anche se a freddo gli viene in mente che avrebbe preferito morire, perché la sua unica passione è la danza o il trekking e ora non può fare più nemmeno quello;
eravamo partiti dalla circostanza di un credente in un dio che prescrive di bere l'amaro calice fino alla fine, il quale impone il suo dio anche a chi non ci crede, e con quello la tortura di stare attaccato ad una macchina contro la propria volontà, inascoltata, perché quelli devono affermare la propria dottrina;
chissà Dante che contrappasso si sarebbe inventato...
c'� del lardo in Garfagnana
Questo per empatia lo posso capire, ma chi veramente sa chi è veramente è il diretto interessato e chi gli vuole ancora bene ed ha deciso insieme a lui la sua morte. L'avvocato è un di più perché è la vita che si difende non certo la decisione di morire dolcemente.
Dove non c'è felicità forse c'è dolore ed il dolore altrui va rispettato.
Caro Axe, credo che tu abbia letto la metamorfosi e di come l'autore si trasformi in uno scarafaggio in casa propria e come immagini di essere trattato da coloro dai quali dipende e che per lui sono normali, fossero anche i propri cari, che cari evidentemente non erano.
Anche Gesù dice a Pietro che riesce a fare le cose perché ora è in forze, ma quando non sarà più in forze dovrà dipendere dagli altri, e quello di Gesù a Pietro non è certo un augurio.
scusa eh... ma tu sei partito da questa circostanza, che evidentemente implica quel pericolo di vita e conseguente attivazione dell'stinto di autoconservazione:
ora, posto che discutere con uno che perde il filo delle sue stesse argomentazioni è snervante, da questa tua frase sembravi mettere in discussione la pregiatezza della volontà di quel malato, forse potrebbe aver pensato male di chi lo avesse salvato, cioè un pensiero ingrato, poco commendevole;
con la conseguenza di squalificare la sua stessa volontà di non essere mantenuto in vita, a giustificazione di chi gli neghi l'opportunità di decidere, posta sullo stesso piano morale;
come per la guerra - dove si cerca di buttarla in caciara e intorbidire le acque per non dire dei "sì" e dei "no" che siano sì e dei no - anche qui si tratta di essere chiari sul punto:
chi deve decidere della propria vita e della propria sofferenza, quando si tratta di una persona capace di intendere e volere a fronte di chi esprima un'ideologia, religiosa o meno che sia ?
sia chiaro: per me uno può anche sostenere il pregio morale dell'imposizione di qualcosa ad un altro; avviene ogni giorno, ovunque; ma la cosa va argomentata in positum, e non fatta valere con trucchi ostruzionistici o rinvii procedurali, nascondendo la mano che lancia il sasso;
tu ed io non abbiamo problemi a sostenere che chi commetta un reato grave contro la persona debba essere tenuto in carcere e/o in condizione di non nuocere; non è che è tutto relativo o tutto fumoso e imprendibile, esclusivamente soggettivo.
c'� del lardo in Garfagnana
Mi sembra sia stato tu a portare in ballo l'istinto, caso mai io ho aggiunto che l'istinto può essere domato, basterebbe avere la padronanza di sé.
La circostanza è essere impotenti, primo ad autogestirsi, secondo ad essere gestito, seppure dai familiari.
Credo sua stata questa la situazione di Mario.
Ma non è di questo che volevo parlare proponendo il tema del rapporta tra Gesù e Dio suo padre,... e noi usseri umani, comunque pensare che il presente giorno sia l'ultimo della mia lunga vita è un modo di concepire la vita abbastanza vicino all'idea di Mario.
Tutti siamo in attesa di questo misterioso evento anche se siamo lontani dal pensarlo.
Mario purtroppo era cosciente di come era stato ridotto ma ancor di più di come sarebbe stato domani, dopodomani, ecc.
Che istinto di autoconservazione vuoi che abbia avuto.
Ultima modifica di crepuscolo; 20-06-2022 alle 14:28
ti ho spiegato che quell'istinto opera nel momento del pericolo attuale, non dell'elaborazione successiva;
però, in questi casi, devi anche immaginare altre circostanze; mettiti nei suoi panni; quello è immobilizzato a letto, capace di comunicare col puntatore ottico; come un fantasma imprigionato in quella macchina che lo tiene in quella "vita", vede le persone care che ogni giorno sono lì, ma di cui si sente anche fantasma-carceriere, con una prospettiva di decenni;
oltre alla sua sofferenza diretta, si sentirà anche causa di sofferenze dei propri cari; una circostanza a cui ha tutta la giornata per rimuginare;
certo, dal giudicare mi astengo, ed è una questione delicata; ma, alla fine, chi può decidere più di lui ? tu ? io ? Cono ? il papa ?
c'� del lardo in Garfagnana
No, no, solo lui può valutare e decidere. Nessun altro; e se Dio c'è o ci fosse ne può aver avuto solo compassione, non lo condannerebbe certo all'Inferno nel girone dei suicidi. Anche il mio aspetto religioso, e che io volevo affrontare, è solidale con la canzone/poesia di Fabrizio De Andrè " Preghiera in Gennaio" dedicata al suicidio dell'amico Luigi Tenco.
Ma secondo te, Dio ha bisogno di qualcuno che Lo difenda? Il Creatore dell'universo intero necessità di un avvocato difensore come il sottoscritto?
Dio non obbliga nessuno a credere in Lui. Si lascia offendere, biasimare, bestemmiare e deridere, piuttosto che costringere qualcuno. È fatto così Dio: che ci vuoi fare? Le Sue braccia inerti stese sulla Croce ci dicono questo. Ama! Fino in fondo. È disposto ad aspettare il nostro "Si" fino all'ultimo.
amate i vostri nemici
A quanto pare sì vista la lena che ci metti oppure per pararti le chiappe dall'amico invisibile. In ultimo, chissà, la farsa verso chi partecipa alle discussioni.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
La figura di Gesù, per quanto alterata, mascherata, usata a fini propri dalla Chiesa per millenni può certamente aiutarci nella nostra Ricerca spirituale. Secondo me dovremmo sforzarci di ritrovare tutti quei messaggi che tendono ad unire tradizioni spirituali lontane nello spazio e nel tempo. Un solo esempio: le prediche di un mastro Eckhart sono vicinissime agli scritti antichi di saggezza orientale.
“Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
(S. Lec)
scusa eh...
ma tu hai notizia di qualche scritto di Gesù in persona ?
tutto quello che abbiamo sono resoconti agiografici scritti da altri - non si sa bene chi - decenni dopo; cosa pensi di poterne desumere di "autentico", se non l'autenticità di quei resoconti, e non del loro contenuto ?
se, per ipotesi, immaginassimo che 40 o 50 anni fa ci fossero state le stesse circostanze tecno-informative della Palestina romana, fino ad oggi, in condizioni politiche propizie sarebbe facilissimo per un nostalgico trasformare in una specie di Robin Hood - che è un caso più recente di mitologia - un brigatista di secondo piano;
salvo che i redattori dei Vangeli, nel loro candore, qualche elemento di "verità" desumibile dagli storici ce lo testimoniano, con dettagli che a loro parevano trascurabili, tipo episodi in cui compaiono armi, Pietro che taglia un orecchio al servitore del Gran sacerdote, Giuda Iscariota, ossia il sicario...
il vero Gesù della storia, verosimilmente era il commissario politico-religioso di un gruppo di zeloti, nazionalisti che combattevano il governo collaborazionista del clero; perché questo la storia - quella vera, documentata - ti dice che accadeva in Palestina;
ora, siccome quella era una teocrazia, è intuitivo che la leva ideologica per delegittimarla fosse di tipo religioso, in termini di accuse di ipocrisia e scarsa devozione, corruttela, come sempre; ed è anche intuitivo il motivo della fine di quell'agitatore; lo stesso che i governi collaborazionisti fanno fare ai partigiani nazionalisti-irredentisti;
mo', capisco "Gesù"; purché, da adulti maturi ed istruiti, ci si renda conto che si tratta di una figura costruita nei secoli da infiniti contributi, non paragonabile al Meister Eckart che citi;
del resto, uno storico dell'arte potrebbe farti un excursus dell'iconografia di Cristo dai primi secoli, e ti renderesti conto immediatamente del punto; se vedi le prime raffigurazioni antropomorfe, sono alto e bassorilievi del IV ° secolo, in cui si vede una figura apollinea, un uomo gioioso e sbarbato, coi capelli corti, un taumaturgo guaritore circondato dai discepoli;
poi si vede il Cristo bizantino ieratico e barbuto, nel gesto della benedizione, e solo dopo quello sofferente della croce;
ha'voglia te a farti aiutare nella ricerca spirituale; a cosa ti appigli di autentico, se solo vai alla ricerca di ciò che puoi definire davvero tale ?
qui pare che nessuno sia andato mai a scuola, tanto infimo è il livello di capacità critica e di nozioni di base; mah...
c'� del lardo in Garfagnana
È fondamentale! Se cerchi qualche risposta spirituale non puoi prescindere da Gesù Cristo. Anche se sei buddhista, induista, musulmano. Ma anche ateo o addirittura agnostico! Le Sue sono e rimarranno sempre parole di Vita Eterna. Entrate nel lessico comune e soprattutto nella Storia dell'umanità.
"Il cielo e la terra passeranno, le mie parole non passeranno"
amate i vostri nemici
E perché, tu da cristiano non puoi prescindere da Buddha & c.? Solo gli altri devono avere a riferimento anche Gesù e tu non le altre divinità?
Che dovrebbe fare un buddhista o un induista con Gesù?
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple