Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
eh, ho capito...

ma il senso delle religioni testamentarie è esattamente quello, cioè l'antropomorfismo divino - coniugato in forma inversa - che coincide con una nozione antropocentrica che è il risultato della progressiva emancipazione dalla natura;

cioè, quelli hanno smesso di fare la danza della pioggia e assegnato alle ritualità un contesto non più funzionale, ma consapevolmente rituale, simbolico, e traslato la figura della divinità in un contesto di morale articolata e concettuale, con la necessità di creare un interlocutore antropomorfo, prima dominus, poi anche "padre", per papa Luciani persino "madre";

cioè, il dio-persona non è mica un errore compiuto da ingenui, ma il risultato culturale della fine della natura come luogo del sacro e inconoscibile, che si sposta nella mente umana, e quindi ha necessità di un contenitore che si esprima secondo dialettica umana.
Già i presocratici (devo fare una ricerca, sono ricordi liceali) ci insegnano che gli uomini tendono a personalizzare la divinità, se si trattasse di un cavallo avrebbe un dio cavallo, gli indiani d'America immaginavano Manitù con le penne in capo e in groppa ad un cavallo bianco. Che poi io sono convinto che ad un Sioux puro di cuore Manitù in groppa ad un cavallo bianco può pure apparirgli, come Dio nella forma, se invece gli parlasse un Cristo dal crocefisso il nostro pellerossa direbbe giustamente: E mo' chi è questo?