nella storia umana, la separazione tra legge laica e religiosa è recentissima, e solo parziale, se osservi il mondo attorno a te;
chiunque sia cresciuto in un ambiente sociale - praticamente, tutti - viene educato a rispettare regole, che poi contesterà e cambierà, per introdurne di altre, che pur sempre regole sono, e appariranno ingiuste o troppo limitanti alle generazioni successive;
le "religioni", incluse quelle laiche, servono a creare un'aura di sacralità al valore in questione, tale che gli adepti possano ragionevolmente fare affidamento sull'impegno altrui;
se tu deleghi l'acquisto di un pacchetto biglietto stadio/volo per una finale di coppa della maggica ad un tuo amico super-tifoso, sai che difficilmente quello ti dà una sòla, perché quello quando si alza la mattina prima pensa a Mourinho e Dybala, poi va a pisciare, indi si fa il caffè e solo dopo si ricorda che deve portare la figlia a scuola e che ha persino una moglie![]()
c'è anche chi dice: a me il calcio non interessa, e i tifosi sono tutti trogloditi e analfabeti, dopo che ha visto in tv l'assalto ad un autogrill o le coltellate tra gruppi ultrà;L'autorità e le norme uniscono, la libera ricerca è per definizione qualcosa che esiste ma rimane assai poco determinante a livello di vivere sociale.
ma tu avrai la libertà e la facoltà di gioire se la Roma vince, senza per questo essere accomunato a chi si prende a coltellate, no ?
per dire: tutti questi discorsi sulla libertà, incontrano necessariamente un vincolo in termini di libertà altrui, per cui ci si domanda sempre dove passi il confine in cui la libertà di uno condiziona quella degli altri, e dove necessariamente, per una convivenza pacifica, sia necessario stabilire dei limiti;
a me, se ho fretta, rompe i coglioni il semaforo rosso; ma tra il metterlo in conto e partire quei 5 minuti prima e rischiare di arrotarti mentre attraversi legittimamente col verde, se mi metto a sbraitare che si limita la mia libertà sono solo uno stronzo.