che differenza c'è ?
certo che è obbedienza ad altri, altrimenti obbedienza non è, ma libera scelta; puoi obbedire alla legge, ai preti, a "Dio" e ai Comandamenti, oppure al babbo; sempre una fonte esterna che si atteggia a normatrice e che in qualche misura minaccia un castigo in caso di disobbedienza;Cos'è per te? Non mi dire obbedienza agli altri perché non ci credo.
Inoltre se per te non è obbedienza, che cos'è disubbidienza? Che poi non si sa bene a chi, se non a noi stessi.
Noto in te una certa incongruenza, o meglio, direi che sembri una rete che s'intreccia invece di prendere i pesci:.
la libertà e, soprattutto, la gratuità, si determinano nella circostanza in cui nessuno ti punisce se non fai una certa cosa; la libertà, in una certa misura, è sempre limitata; la gratuità, per definizione, no;
a me pare piuttosto semplice; non vedo l'incongruenza;
del resto, se fai riferimento agli esempi, è chiarissimo: ti puoi fidare relativamente da chi sia obbligato, perché non sai come si comporterebbe una persona nel momento in cui l'obbligo venga meno, o quella persona fosse convinta di poterlo eludere;
ma se quella persona agisce in un certo modo in base alla sola sua iniziativa, sai che lo fa per un suo radicato convincimento e tendi a fare maggior affidamento su quello;
sono cose che per un adulto pensante dovrebbero essere ovvie, e non generare indovinelli.
c'� del lardo in Garfagnana
Ti aggiorno che anche volendo non posso uscire perché ho il covid, fino a mercoledì prossimo, se negativo.
Per quanto riguarda la parte finale hai centrato in pieno l'argomento e sono lieto che una parte di te sia restata dalle mie parti.
L'anconitano, per via della posizione della città, soggetta ad essere presa per mare e per terra dai saracini, veneziani e &, ha ereditato nel tempo una certa diffidenza per chi viene da fuori, ma una volta accertata l'identità, in questo mondo di spie, sai com'è, l'accoglienza è una bella gemma che sboccia facilmente nelle teste rudi ma buone degli abitanti. Per quanto riguarda infine le "fiole bone", sembra che a Numana sia tornato di moda, prima che il maschio si unisca alla sua donna, la preparazione da parte della novella sposa di un'intera sfoglia di pasta con "rasagnolo incluso", infatti è proprio nel trattamento di suddetto attrezzo che lo sposo può rendersi conto di due cose, come cucina e come esprime la propria sensualità,..non si sa mai, a volte spunta il marchigiano papalino e complessato: farlo no, ma alluderlo si.
Per le 13 cannelle fai bene a pensarci come un bel ricordo e da quanto capisco anche commovente, ma non darti cruccio, ormai è da diverso tempo che le cannelle non sgocciolano più; se al posto dell'acqua manderanno del buon vino ti farò un fischio.
Buon pommeriggio.
Ultima modifica di crepuscolo; 28-07-2022 alle 14:51
la trattoria di Sirolo te l'ho citata;
fino a Numana è tutta casa mia, ma sono talmente affezionato al tutto che mi piace persino la sabbia oleosa e nerastra di petrolio di Falconara e Torrette; quando ci si affeziona in quella fase della vita in cui c'è stupore, ti resta per sempre;
qui ero alla stazione di Falconara di ritorno da qualche spiaggia in zona, estate 1967
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c'� del lardo in Garfagnana
Dai Crepuscolo, lo sai benissimo che parlavamo del guadagnarsi la vita eterna, più eventuali altri favori divini in vita.
Ora se fai il sotenuto e dici che ti interessa solo il qui ed ora, il bene e benessere in vita, ti potrei dire che ti frega allora di una divinità se il fine è trovare una strada per vivere bene e far stare bene il prossimo. Se qulla filosofia di vita, quella morale fossero valide, lo sarebbero a prescindere da una divinità o da un essere umano che le abbia suggerite.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Per pià un bel gelato bastava attraversà la strada e c'era la meravigliosa gelateria " Bedetti" .
A proposito dell'Api so che c'è un'inchiesta su certe capoccioni che non avrebbero eseguito le necessarie manutenzioni. Per fortuna quando succede qualcosa di strano l'aria puzza da morire e gli abitanti di Falconara cominciano ad innervosirsi ricorrendo a chi di dovere perché chi doveva prima non ha dovuto,...anche se ha avuto,...le tasche piene.
Io avevo una zia paterna che aveva sposato un milanese ed ogni anno veniva 15 gg a Falconare, e mi ricordo che metteva le gambe sotto la sabbia perché le aveva gonfie ed il medico glielo aveva consigliato.
A Numana mia moglie aveva una carissima amica di scuola che era figlia di un pescatore e di una cuoca, quelle di una volta, con tanti sacrifici ha aperto a Numana bassa un ristorante albergo il " Teresa a Mare", il nome della moglie del pescatore,.....i fritti e gli arrosti di pesce che mi sono fatto quando andavo a trovarle, a volte senza motivo.
Eri carino da ragazzì. e me sa che guardavi proprio la pasticceria gelateria.
Ultima modifica di crepuscolo; 30-07-2022 alle 12:04
Che sono sostenuto non puoi fare a meno di crederlo tu.
Basta ragionarci un pochino per capire che il presente è il solo posto dove possiamo agire; non c'è nell'azione né passato e né tanto meno il futuro, gné gné gné.
Questo forse vuol dire che Gesù non era uno stupido.
Il vero fedele non agisce certo per interesse né per avere premi futuri; non mercanteggia con Dio. Per lui una vita nuova è auspicabile solo per godere la presenza divina(Non certo per dei paradisi di benessere). E' evidente che chi non sente la Divinità è indifferente ad una vita futura(a meno che non sia una vita di godimenti e allora c'è l'interesse):gli è bastata questa vita in cui ha cercato il meglio del benessere.Senza Dio sarebbe un'altra vita di sofferenza,a che scopo?Amare il prossimo come se stessi significa cercare di immedesimarsi con l'altro non creandogli delle sofferenze che a noi farebbero male e procurandogli delle gioie e delle soddisfazioni che a noi piacerebbero.Ciò non è una sudditanza al volere dell'altro ma un misurare l'altro su noi stessi al momento di interagire.A volte è meglio non agire per niente perché gusti ed opinioni sono individuali e liberi di espressione e di esecuzione.Per amare gli altri è necessario amare se stessi,rispettare se stessi nel corpo e nello spirito perché un cieco può guidare un altro cieco solo se lo comprende e lo ama.
no, perché stavo lato binari-raffineria
però il posto mio era soprattutto la spiaggia Urbani di Sirolo, con quella discesa a tornanti dalla terrazza; tante volte mia madre ha ventilato l'idea di comprare una di quelle casette inerpicate, ma poi c'era sempre qualche altra preoccupazione;
la nostalgia per quell'età, che arriva abbastanza in là quando hai tanta fame di vita, è la capacità di entusiasmarsi per cose banali;
una mia ex cresciuta a Genova, una volta mi raccontava della sua gioia di bambina quando a maggio andava con la madre all'emporio di Sturla, dove cominciavano ad esporre i ciaffi del mare dei bambini, ciabattine, secchielli e formine, salvagenti, e lei, sniffando gli odori caratteristici di quelle plastiche primi 60 sapeva che l'estate era in dirittura d'arrivo;
io mi fermavo di fronte alle grotte-rimessa che ci sono nell'ultimo tratto di discesa, dove i pescatori tengono le barche o i gommoni, o usate come cabine; ero incuriosito da tutto l'armamentario che si intravvedeva, bombole, attrezzature, motori, reti coi galleggianti di polistirolo brunito; più grandicello sarei andato a pesca pure io con quelle robe, ma nel Tirreno.
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c'� del lardo in Garfagnana
Lo conosco bene quel posto, perché mio cognato, sposato con la sorella di mia moglie, e con la mia età, era il nipote delle autolinee Reni, ed il padre aveva una stupenda villa proprio a Sirolo, ed una di quelle casette era di un suo amico pescatore,...altro pescatore altri pesci freschi da mangiare.
All'inizio dello stradello per scendere al mare, di cui tu hai riportato la fine, si trovava il bel locale da ballo, incastonato tra il verde " La conchiglia verde ".
Bei ricordi.
E' vero ancora ho nel naso l'odore della gomma della mie pinne ( marca Rondine, mica Squalo ) della maschera ( Pinocchio, anche se le preferivo senza naso ) e del tubo con boccaglio per respirare a fior d'acqua. Mi arrangiavo bene a pescare, cozze, tartufi, e allora ( oggi è pesca vietata ) anche i ballari, poi ci pensava mia madre a cucinarli per bene con scampi e calamaretti.