Fin dove sono arrivata io, quinto capitolo della prima parte, più che fantascientifico mi sembra un romanzo distopico di fantapolitica neanche tanto "Fanta" perchè anche se in maniera calcata, forse un po' esagerata, sembra più vicino ad una realtà odierna di quanto può sembrare dal titolo. Vedi il Grande Fratello inteso come sistema centrale politico che controlla ogni aspetto della vita di un cittadino, oggi attraverso la tecnologia e le app, manipola l' informazione, come succede anche oggi in certi regimi autocratici che ben conosciamo, ma se si tiene conto che il romanzo è stato pubblicato nel 1949 e non oggi, nel dopoguerra probabilmente era l' Unione Sovietica del tempo il regime a cui s' ispirava l' autore, ambientato all' epoca in un futuro ipotetico dopo una non ben precisata catastrofe e terzo conflitto mondiale, per me ma non credo solo per me, rientra nel filone romanzo distopico.
Almeno finora questa è la mia impressione.

Ci sono dei punti che fanno riflettere ad esempio questo slogan più volte ripetuto:
Guerra è pace.
Libertà è schiavitù.
Ignoranza è forza.

Sembrano assurde affermazioni che rappresentano il contrario di quello che vorrebbero fare credere.
Come può la guerra essere pace?
Forse è "pace" per chi la vuole, i vertici che in questo modo tengono a bada il popolo ma non per il popolo stesso, cioè chi la combatte.

Libertà è schiavitù? Ma quando mai?

Ignoranza è forza per chi? Per chi comanda, domina un popolo, una nazione probabilmente non per il popolo stesso.

Poi i vari nomi dei ministeri, l' esatto opposto di ciò che realmente rappresentano, tipo il Ministero della Verità, più corretto definirlo della menzogna e falsità, una "verità" che si basa sulla cancellazione della storia, distruzione di documenti autentici, e riscritta più volte per far quadrare il presente fino a non ricordare neanche più quale sia stata la vera storia e la realtà.

E poi questa riflessione:

"la menzogna passava alla storia e diventava realtà. “Chi controlla il passato” proclamava lo slogan del Partito “controlla il futuro. Chi controlla il presente, controlla il passato" .