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Comunque ad un'attenta lettura il racconto rivela da parte del centurione un rispetto verso Gesù ed una fede mai trovata prima, come se il centurione capisse la provenienza dell'autorità del Nazzareno, infatti gli dice: "Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Va', ed egli va; e a un altro; Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fa' questo, ed egli lo fa".
Che senso avrebbe questo parlare se lo scopo fosse solo di non mettersi in cattiva luce presso i romani? Non lo loderebbe a tal punto.
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