Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
sulla scuola mi riferisco a certe riforme dei tempi passati, per esempio ai disastri targati Gelmini e Moratti. non proprio cose di poco conto.
sulla sanità esistono delle normative a livello nazionale, per esempio la normativa sui vaccini. non voglio nemmeno pensare ad un idiota che tolga l'obbligatorietà di certi vaccini, ma non è che sia una cosa così fuori dal mondo.
sulla compagnia di bandiera abbiamo già visto come sia possibile non vendere ai franco-olandesi e far pagare il conto ai cittadini italiani, naturalmente dopo avere fatto finta di avere dei "capitani coraggiosi" che se ne fanno carico.
sulle centrali nucleari o su altre idiozie come il ponte sullo stretto, questi sono capaci di fare tutto a debito, rivendicandolo come sovranità nazionale.
tutto vero;
ma siamo in un'altra epoca; oggi, la pressione consapevole sulle scelte strategiche è molto maggiore e immediata;

quelle berlusconate o dalemate che hai citato appartengono al ventennio in cui si è traccheggiato e rimandato, contando pagasse Pantalone;

ora il fondo del barile è stato ampiamente raschiato e in effetti l'opzione ombra di un certo modo di destra di intendere sarebbe un radicale sganciamento dall'UE;

onestamente, non vedo circostanze concrete di preoccupazione, a parte qualche ipotesi di pagliacciata clerico-reazionaria e un po' di manganellismo di facciata;

se si osserva il vero conflitto sospeso che c'è in Italia sul piano delle robe grosse, dei soldi veri, quello dove si escono i coltelli, sono le autonomie e i relativi equilibri fiscali:
ma si vede benissimo a partire dalla rilevanza che ha avuto la questione del RdC nella risurrezione dei 5S, primo partito al sud, perché la Meloni alleata della Lega non ha fatto il pieno di quei voti, perché si è allineata all'abolizione;

lo scossone di ora non è abbastanza da mettere in crisi lo statu UE, ma è sufficiente a mandare in crisi gli equilibri di redistribuzione fiscale tra nord e sud e il principio di solidarietà fiscale, variamente aggirato; alla faccia della "nazione".