per quel che vale la mia formazione specifica in materia, da subito mi sembrava ci fossero solo due opzioni:
a) istituire la no-fly-zone e correre un rischio - basso, ma al momento spaventava tutti i non-tecnici; probabilmente, questa strategia avrebbe condotto davvero ad una trattativa sulle repubbliche, dopo qualche scaramuccia pro forma; si sarebbe trattato di un calcolo razionale sulle intensioni e capacità di un Putin in controllo, che aveva già ottenuto molto nell'area; per motivi che avevo descritto, gli USA hanno preferito la seconda soluzione:
b) lasciare che Putin si impegolasse in un'impresa complicata, e mettere in riga gli europei troppo "erbivori" riottosi a spendere in armi, contando che la tensione offrisse agli USA occasioni speculari per turbare unilateralmente l'espansionismo cinese, col sottinteso:
avete appoggiato Putin in questa follia ? ora - al momento opportuno, tra 6, 12, 18 mesi... - noi creiamo turbative in Africa o Sud-America, dove avete porti, linee commerciali, contratti, ecc... visto che per voi la legalità internazionale è una nozione trascurabile;
anche qui c'è un calcolo, pure sensato, che quelli cercano di modulare; si vorrebbe un Putin abbastanza forte da garantirsi la poltrona, ma non abbastanza da combinare guai in aree di interesse occidentale; cioè, va bene se fa il bullo in Cecenia o da altre parti nel Caucaso, dove tanto gli occidentali non hanno potere;
l'importante è che le classi dirigenti russe si rendano conto che l'opzione di potenza di 50 o 60 anni fa non è più materialmente praticabile, né remunerativa per gli stessi gerarchi; si accontentassero di fare i ras a casa loro e dintorni sfigati, e gli si paga il gas; con la prospettiva che se poi decidono di accroccarsi all'Occidente in qualche modo, sono i benvenuti;
è una scommessa, fatta sulla consapevolezza che più di tanto da un sistema socio-economico come quello russo non ci si può aspettare; ma anche sulla base di un pregresso di generale inefficienza di quel sistema nel gestire un imperialismo attivo e bellicista a lungo;
perciò la strategia è stata quella di un logoramento progressivo, che serve a dilazionare e annacquare i sussulti di orgoglio imperiale russo; mo', ti fanno saltare il ponte ?
quelli nominano il generale macellaio cattivo, il quale bombarda Kiev e ammazza un po' di civili; applausi in tv da parte dei commentatori di regime, 24 h di
orgoglismo russo, ma dopo una settimana, quelli si ritrovano comunque a fare i calcoli:
quanto ci costa mobilitare i riservisti in termini di soldi, consenso, per ottenere che ?
quindi è tutta una strategia di
liscia e bussa per logorare, ma senza coagulare una reazione di orgoglio disperato e dare tempo per far maturare qualcosa di diverso, oppure stabilizzare per qualche annetto un Putin relativamente saldo tra i suoi fedelissimi magnati, ma depotenziato;
da europeo, probabilmente la prima opzione sarebbe stata conveniente, aggirando tutta la questione gas-sanzioni, congelata in origine da una specie di tregua negoziale;
al posto degli americani, avrei fatto esattamente quello che hanno fatto loro, lasciando che la guerra si consumasse da sola in questo modo, per raccogliere i cocci e rimetterli insieme a modo loro, o comunque lasciare la mina vagante sulla strada dei commerci cinesi;
questa è la pax-americana, anche se tanti nei primi mesi di guerra si sono illusi che il tutto fosse un sintomo di una debolezza e lo smacco per gli USA, mentre di fatto è esattamente l'opposto.