mai pagato per fare sesso; almeno fin'ora
ma non credo per qualche virtù particolare; più probabilmente per l'orgoglio di voler essere desiderato; perciò tendo a giudicare poco chi indulge, anche se mi ripugna comunque lo sfruttamento di persone in stato di bisogno che in qualche modo si impongono di fare qualcosa che non vorrebbero per una loro figlia;

la solitudine però è una condizione imposta dallo stato di bisogno, che costringe a dedicare molte energie a sé stessi; nemmeno questa - a maggior ragione - va giudicata; perché è una condizione di sofferenza, che rende incapaci o impossibilitati, senza colpa, di godere della parte piena del bicchiere; cosa che spontaneamente spinge a condividere, cioè a non esser soli;

poi, conta tanto pure la fortuna, trovarsi a livello di nervi e odori, frequenze elettriche, e il caso di averci potuto fare caso, anche solo quell'unica volta che rivela: aaahhhh, ma è così che può funzionare..!