Originariamente Scritto da
conogelato
Noooooo!!! È proprio questo il punto, amica mia: come fai a non capire? Se noi per primi rinunciamo e cediamo al fatalismo, i Putin e gli Zelenski di turno, i guerrafondai del Cremlino e della NATO avranno campo libero...
I radical-chic della geopolitica propongono le loro logorroiche analisi, Gesù Cristo va molto molto oltre!
“Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi” (Giovanni 14)
Tra tutti i doni del Crocifisso Risorto, tra i beni che ci ha lasciati in eredità, la pace è il più grande: li riassume tutti. Non è la tregua tra due guerre né è l’assenza di conflitti; non è la sottomissione servile al più forte né il dominio incontrastato sui più deboli; non è nemmeno il quieto vivere e la paura degli imbelli, né l’indifferenza e la superiorità rispetto al male e alla sofferenza. Non è nessuna di queste paci, che il mondo conosce: pace dei vincitori o dei vinti, dei potenti o degli schiavi, dei superficiali o degli stoici, dei deboli o degli indifferenti.
La pace che Gesù ci lascia è di chi attraversa i conflitti ed il male, la sofferenza e le ingiustizie non risolvendole né ignorandole, non subendole né liquidandole, bensì prendendole su di sé e sopportandole. È la pace di chi, amato da Dio, ama ogni creatura e per questo copre e sopporta i limiti propri ed altrui, e crede e spera che il bene prima o poi fiorirà in ognuno (1 Cor 13,7). È la pace di chi vince il male con il bene (Rm 12,21) e con la pazienza (Gc 1,2-4), perché ha vinto su sé stesso e ha scoperto che la vita è un dono ricevuto e da donare.