Beh, la moneta è il simbolo delle due verità (o bugie!?); insomma il riassunto della dialettica.
Una specie di esaltazione dell'uomo come di un essere capace di assolvere da sé tutti i suoi doveri, da soddisfare da sé tutte le sue aspirazioni e di adeguarsi così a Dio nel possesso della verità e nella pratica del bene; oppure svalutazione ed abbassamento dell'uomo sino al livello degli altri esseri naturali: tali, per Pascal, le due contrastanti posizioni ideali in cui si è polarizzata e tra le quali ha in ogni tempo oscillato la filosofia.
E poiché la miseria s'inferisce dalla grandezza e questa dalla miseria (testa o croce?), gli uni hanno affermato la miseria dell'uomo con tanto maggior forza in quanto ne hanno preso la propria grandezza, e gli altri la grandezza in quanto l'hanno desunta dalla miseria ; sicché tutto ciò che gli uni hanno potuto dire per dimostrare la grandezza dell'uomo ha servito soltanto di argomento per gli altri per affermarne la miseria, e viceversa, in un circolo senza fine ( le due facce della moneta).
A questo punto io direi un gettare la moneta per aria senza smettere mai.
Quindi la lingua sta alla bocca di Einstein come la moneta sta alla borsa di Pascal.![]()








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