Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
Pascal filosofo mi é chiaro (il fisico-matematico, un po' meno )....E' il tuo periodo che mi é oscuro
Sempre e comunque
devo sintetizzare, se no fa'mo notte...
mettiti nei panni di un recipiente secentesco del messaggio, che suona più o meno:

io sono un uomo che ha fede genuina; ma tu sei uno zuzzus' miscredente o ateo; però faresti bene a credere, per calcolo, ché poi magari ti piace pure...
già così è indisponente; non ci vuole un genio a percepirlo, no ?

posto che il matematico razionalista dovrebbe porsi comunque alcuni problemi sollecitati dal pluralismo confessionale e dottrinario che all'epoca aveva almeno un secolo, persino tra i cristiani - a quale dio credere ? perché ? - è falso che credere - e, evidentemente, obbedire, conformarsi - non comporti la rinuncia a nulla; alla dissolutezza e ai piaceri per il dissoluto, ma anche alla curiosità e alla scienza, per il contemporaneo Galileo, superbo che avrebbe dovuto umiliarsi;

ora, in un secolo intriso di religione guerreggiata sulla base dell'opportunismo clericale, un ragionamento del genere al volgo suscita legioni di iconoclasti distruttori di chiese cattoliche; è l'antenato di don Camillo e della Miriano di "Sposati e sii sottomessa", che in fondo ti piace e ti conviene

postilla: se il matematico Pascal avesse avuto contezza degli ordini di grandezze del cosmo, e delle relative implicazioni probabilistiche, dubito che sarebbe ricorso ad argomentazioni di ordine metafisico ove si contemplasse un'alternativa secca Dio c'è/non c'è, al 50/50;

infatti, nessun teologo, nemmeno cattolico, cita più la scommessa, a parte i laureati sui testi di Guareschi