È vero. Del resto non racconto bugie, anche perché non avrebbe senso, ingannare innanzi tutto me stesso. Sarà la mia egocentricità a farmi mettere in mostra.
Però è vero. Quei tempi sono stati vissuti con intensità ed ora li ricordo con nostalgia, legata essenzialmente all'idea di una gioventù passata, che ci rendeva coraggiosi e impavidi, soprattutto, senza freni inibitori, che ci spingevano a osare laddove non si doveva.
Ecco quindi che una passeggiata in moto, in due, di sera, si può trasformare in qualcosa che, se non stai attento, esci fuori strada, oppure, durante una festa, sali in terrazza e... con il pericolo che altri possano sopraggiungere, oppure, entri in cabina per cambiarti, al mare, ed esci dopo mezz'ora, tutto sudato, oppure, in villetta, rimani chiuso in stanza, mentre 40 persone fuori rumoreggiano e tu batti il record di accoppiamenti... per poi sentirti dire, dalla tua ex, che sei sicuramente troppo stanco, per un ennesima prestazione e allora tu, ferito nell'orgoglio, ti adoperi, per uscire infine, dalla stanza alle 14:00 passate, mentre tutti gli altri, a tavola, ti vedono, sciupato come un pollo d'allevamento e ti inneggiano in coro... mentre lei se la ride, con una finta aria innocente, ma con le gote tutte arrossate (e non solo le gote)... ecc. ecc. ecc.
Ah, che farei, per ritornare a quei tempi...