Originariamente Scritto da
bumble-bee
Mia madre è stata un'insegnante di scuola materna ed ha terminato la sua carriera in vari plessi a Siracusa. Da piccolo mi capitava di stare in classe con lei, quando uscivo prima o non andavo a scuola. Ricordo che ogni anno
ogni insegnante aveva un budget da spendere in materiale scolastico che comprendeva anche diversi giochi didattici ma anche giochi semplici come plastichina, playmobil ecc.
Le capitava di urlare, perché gestire 30 bambini se non ti fai sentire forse non ci riuscivi, però ogni anno i regali che riceveva dai genitori erano tanti e non per semplice riverenza... ma senso di gratitudine. I bambini le si affezionavano molto.
Un giorno la madre di un bimbo si confidò con lei in quanto suo figlio aveva iniziato a fare la pipì nel letto. Allora lei gli rispose che probabilmente il piccolo voleva attenzioni dalla madre e in effetti la donna aveva avuto da
poco un altro figlio e quindi trascurava il primo... il bambino ricevette attenzioni e smise di farla a letto.
Un'altra volta un padre disse a mia madre che non riusciva a farsi ascoltare dal figlio, lei gli chiese come passava il tempo con lui e dai racconti capì che il padre, prima gli vietava di fare cose tipo saltare sul letto, poi però
gli permetteva delle deroghe al riguardo e, quando infine gli diceva si smettere, il figlio non lo ascoltava più e non la finiva di saltare.. allora lei gli disse che se per principio una cosa non va fatta, come appunto saltare sul letto,
non va permessa e basta, neanche per alcuni brevi momenti, altrimenti è normale che il bimbo poi voglia continuare a saltare, ecc.
Insomma fare l'insegnante è una vocazione e comunque i primi anni del fanciullo, da zero ai sei, sono quelli che poi formano definitivamente il carattere. Così sosteneva lei.
Non so se questa famiglia dell'estremo nord vivesse nel mondo dei balocchi, ma non poteva immaginare che al sud, specie in Nord Africa, dove si trova la mia città, Siracusa, potesse aspettarsi una scuola moderna, di sicuro, andandosene, non avrà avuto modo di apprezzare la bravura, la passione e soprattutto, l'amore che gli insegnanti, tutti, ma specie qui da noi, al sud, dove si tende ad adottare qualunque figlio d'altri si viene a contatto, dimostrano.
Ricordo che quando abitavamo ad Augusta mia madre ebbe in classe due gemelline polacche, che non parlavano italiano, ebbene a gesti, con il linguaggio del corpo e con tutto l'amore possibile, si venne a creare un bellissimo rapporto, tanto che spesso ci si scambiava visite, anche dopo che passarono alle scuole elementari...
Forse in Spagna troveranno più efficienza e, come immagino, visto che sono anch'essi mediterranei, amore, passione e molta umanità e senso di ospitalità che abbiamo anche noi.