Mettila pure in tutti i sensi, ma mi sembra di dire sempre le stesse cose; per dirla in breve, chi crede ed agisce bene perché ci crede spera che in un'eventuale eternità sia lo stesso con una garanzia divina; oppure, ed anche come ho detto in precedenza, ispirato anche dalla storia del povero Lazzaro, chi soffre ingiustamente spera in una compensazione, invece chi sta bene e se ne frega del prossimo difficilmente può credere o sperare che in eventuale aldilà le cose possano rimanere tali, credo che sia più propenso a pensare che non ci sia niente, tanto vale godersela finché si è in tempo.
Per finire, se penso ad un Dio giusto, a me sembra che nella compensazione ci sia un segno di giustizia.
Se poi uno agisce bene perché è nel suo carattere ed è nella sua persona essere così senza aspettarsi nulla ben venga anche lui, non vedo niente di strano, mi sembra sia tu a vedere le stranezze.