Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
Il lavoro è la continuazione dell'opera creatrice di Dio.
Ogni essere umano ha delle capacità da far fruttare per cui tutti i lavori sono importanti.
Il metro di misura non è il tipo di lavoro ma l'impegno che la persona pone nel svolgerlo.
Con il lavoro l'uomo deve dirigere la Natura non impossessarsene altrimenti diventa schiavo delle cose e la Natura lo sottometterà.
Il senso del lavoro non è schiavitù(possesso) ma collaborazione con Dio per realizzare il Suo Progetto.
Io capisco che il post è il punto di vista del credente, ma il punto di vista del credene, visto che è un essere umano che vive sul pianeta Tetta come tutti, dovrebbe per lo meno essere un pochino più logico e realistico e meno fatto di discorsi impostati (e pure un pò troppo sdolcinati).
Io posso capire che si voglia veicolare il messaggio del fare il proprio dovere, mettere l'impegno e le proprie capacità anche laddove il lavoro non è proprio quello dei sogni però
poi arrivano le cavolate. Che signifca dirigere la Natura? Vorrei far presente che la natura và da sè e siamo noi che cerchiamo di modificare, piegare alle nostre esigenze.
Se la natura si ribella e ce la fa pagare, mi sa che sei di un'latra religione, non quella del dio di cui ci vieni ad "illuminare".


C'è chi vede il lavoro come un castigo chi,invece vede la fatica del lavoro un unirsi a Gesù,a cooperare,nel proprio piccolo all'opera di redenzione,come Lui ci chiede,come discepolo che porta la croce ogni giorno nelle sue attività(lavorare nella vigna del Signore) che non solo gli permettono di vivere ma anche di fare del bene,di realizzare i propri talenti,di migliorare il proprio modo di vivere anche divertendosi,di occuparsi della natura.
Gesù rileva nel lavoratore,oltre alla fatica,pazienza,cura per gli animali,accettazione,umiltà ma dice anche che l'uomo ha il diritto alla sua ricompensa quindi a vivere meglio e a godere della sua opera.
Il lavoro diventa il simbolo di come può essere la conquista del Regno dei Cieli e la sua crescita(la rete piena del pescatore,il buon pastore,l'operaio dell'ultima ora..)
Il lavoro però rischia di perdere il suo senso se è fatto solo per se stesso,se crea affanno e mancanza di fede per cui si basa la vita su ciò che si produce,si desidera sempre di più,non si gioisce più oggi per pensare a domani(allora sì che il lavoro è un castigo!)
All'inizio della Bibbia il lavoro è un castigo dopo la cacciata dall'Eden.
Come il lavoro cooperi con la redenzione e sia simbolo della conquista del Regno dei cieli non è che sia proprio lampante a meno che non si intenda che sia una delle "conditio sine qua non" per meritarsi il paradiso, quindi che dio comandi di lavorare.
La visione che poi fai del lavoro e del lavoratore, di realizzare i propri talenti, migliorare il modo di vivere, del bene da fare, di divertirsi e di occuparsi della natura, forse esiste nella tua testa visto che il mondo del lavoro è quello che è e non siamo certo tutti a lavorare facendo trallallero trallallà, facendo quello che vorremmo fare e per cui potremmo essere più tagliati , con lo stipendio adeguato o con la cifra che vorremmo avere a fine mese.
Magari la visione del credente con un piedino almeno poggiato a terra invece delle visioni stereotipate, idealizzate ed edulcorate sarebbe meglio.