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Gl’intemperanti non dovrebbero essere collocati in posizioni di fiducia dal voto del popolo.
La loro influenza corrompe gli altri e gravi responsabilità sono in gioco. Con il cervello e i nervi narcotizzati dal tabacco e dagli stimolanti, fanno una legge di propria natura e quando l’effetto degli stimolanti e del liquore passa, avviene un collasso. Frequentemente la vita umana si trova in bilico; dalle decisioni di uomini, che occupano queste cariche di fiducia, dipende la vita e la libertà, o la prigione e l’angoscia. E’ necessario che tutti quelli che hanno parte in queste transazioni siano uomini provati, uomini di cultura, uomini onorati e veri, di ferma integrità, che disprezzano la corruzione, che non permettano che il loro giudizio o le loro convinzioni, riguardo ciò che è corretto, siano contorti dalla parzialità o dal pregiudizio. Il Signore dice: Non violare il diritto del povero del tuo popolo nel suo processo. Rifuggi da ogni parola bugiarda; e non far morire l’innocente e il giusto; perché io non assolverò il malvagio. Non accettare presenti, perché il presente acceca chi vede e perverte le parole dei giusti. (Esodo 23:6,7,8) Signs of the Times, July 8, 1880
Solamente uomini strettamente temperanti e integri dovrebbero essere ammessi nelle nostre camere legislative, per presiedere nei nostri tribunali. La proprietà, la reputazione e anche la stessa vita sono insicure, affrancate al giudizio di uomini intemperanti e immorali. Quante persone innocenti sono state condannate a morte, quante altre sono state derubate di tutti i loro beni terreni dall’ingiustizia di giurati, avvocati, testimoni e perfino da giudici dediti al bere. Signs of the Times, Febb. 11, 1886
Il motivo della destituzione del re Belsasar.
Nei suoi orgoglio e arroganza, con temerario sentimento di sicurezza, “Belsasar fece un gran banchetto e invitò mille dei suoi più alti funzionari e si mise a bere vino insieme a loro." (Daniele 5:1) Tutte le attrattive offerte dalla ricchezza e dal potere aumentavano lo splendore della scena. Fra gli ospiti che assistevano al banchetto reale vi erano donne belle e affascinanti, uomini di genio e di grande distinzione. I principi e i dignitari bevevano vino in abbondanza e sotto il suo folle influsso, si davano all’orgia. Col cervello offuscato dalla vergognosa ubriachezza e dominato dagli istinti e dalle passioni più basse della natura umana, il re stesso assunse la direzione di quell’orgia. Prophets and Kings. P. 523
Nel momento stesso in cui la festa era al suo apice, una pallida mano tracciò sul muro della sala il destino del re e del suo regno: Mene, Mene, Tekel, Uparsin. L’interpretazione di queste parole, date a Daniele, è la seguente: Tu sei stato pesato sulla bilancia e sei stato trovato mancante. Il tuo regno è stato diviso per essere dato ai Medi e ai Persiani. (vv. 26-28) E la storia ci dice: In quella notte Belsasar, re dei Caldei, fu ucciso e Dario il Medo regnò al suo posto. Il re Belsasar non immaginava che un Testimone invisibile potesse contemplare la sua orgia idolatrica. Ma non c’è nulla che si dica o si faccia che non sia registrato nei libri celesti. La scrittura mistica tracciata dalla pallida mano conferma che Dio è testimone di tutto quello che facciamo e che è disonorato dalle gozzoviglie e dalle orge. Non possiamo nascondere nulla al Signore. Non possiamo sfuggire alle nostre responsabilità davanti a Lui. Dovunque siamo e qualunque cosa facciamo, siamo responsabili davanti a Colui che ci ha creati e redenti. Manuscript 50, 1893