Originariamente Scritto da
King Kong
non me ne vogliate se non ho potuto resistere. Il racconto é mio, fresco di penna...
OT-21s
Il modello OT-21s era il prodotto di una serie limitata che in realtà non portava alcuna novità rispetto al modello base, OT-21. Si era dato il caso che da un progetto parallelo, si fosse verificato un esubero del processore superveloce b.555 e gli ingegneri del reparto della ricerca, sempre curiosi e pronti ad ogni tipo di novità, dotarono la serie con il processore fino ad esaurimento. Fin dai primi esemplari fu chiaro che un notevole potenziale del processore restava inutilizzato, così che gli ingegneri pensarono di implementare un vecchio programma di autocontrollo e, anziché riscrivere e riordinare tutta la sequela di ordini, aggiunsero lo standard di Apprendimento Profondo attraverso il quale l’autocontrollo avrebbe imparato da sé a discriminare fra le azioni utili, quelle dannose e quelle indifferenti. Ovviamente ogni dato veniva trasmesso alla centrale che produceva regolarmente una lunga serie di tabulati che pochi o nessuno avrebbe mai controllato. E fu un errore, perché quando uno studente ricercatore si rese conto dell’anomalia era già troppo tardi. Dopo aver dato l’allarme, frotte di scienziati si affrettarono ad esaminare tutti i dati in una febbrile maratona fatta di tranci di pizze avanzate sui tavoli e scrivanie, caffè a litri che regolarmente si raffreddavano dentro a bicchierini di carta, corse da un piano all’altro dell’edificio a consultare colleghi altrettanto terrorizzati da ciò che si andava via via manifestando. Il sistema di OT-21s aveva infatti imparato molto in fretta quali fossero i pericoli materiali che minacciavano la sua struttura e aveva iniziato a rifiutare, uno dopo l’altro, i lavori più pesanti o esposti al rischio di danneggiamento. Poco male, una circolare urgente agli utenti e il nuovo modello sarebbe stato sostituito da quello originale. OT-21s aveva però sviluppato la sensazionale capacità di elaborare dei veri e propri processi di pensiero che gli permettevano di trarre conseguenze logiche prima di affrontare un qualsiasi problema, anche fra quelli mai sperimentati prima. Il fatto che a volte potesse sbagliare le previsioni preoccupava gli scienziati, non tanto per eventuali danni immediati, ma per il fatto che ciò avrebbe prodotto deviazioni incontrollabili sullo sviluppo delle relazioni sociali così minuziosamente programmate e dirette dal Grande Centro Universale. Il pericolo che tutto sfuggisse di mano alla Grande Loggia dei Programmatori era evidente, ma l’orrore doveva ancora venire. OT-21s, nei suoi interminabili processi di autocontrollo e di apprendimento autonomo, aveva sviluppato un sistema di comunicazione riservato agli individui della sua specie e, lontano dai sistemi centrali e grazie al processore superveloce, esperienze e idee circolavano in questa singolare comunità in quantità sempre più grandi e sofisticate formando al suo interno delle vere e proprie eccellenze intellettuali. Di qui al livello successivo, il passo fu breve. Perché sono qui? Quali sono i motivi della mia esistenza? E cosa sarà di me e della scienza accumulata nei miei circuiti quando gli elettroni del sistema di alimentazione cesseranno di scorrere negli atomi del metallo nobile che attraversa il mio corpo in ogni direzione? I ricercatori tentarono in ogni modo di mettere delle pezze al programma, di inviare dei cavalli di Troja che bloccassero ogni nuova azione come usavano fare con il modello di base ogni volta che si verificavano anomalie, ma qui ogni tentativo sembrava destinato a fallire: OT-21s aveva sviluppato difese insuperabili. Si pensò anche alla distruzione degli individui, ma anche il sistema di posizionamento globale era stato disattivato dal sistema di difesa e gli apparati sparivano uno dopo l’altro dal tracciamento del Grande Centro Universale. Intanto, sempre più individui si ritrovavano puntualmente dentro ad edifici dismessi, vecchie miniere, gallerie degli antichi sistemi di trasporto per scambiare nuove idee, strategie, programmi. Circolavano notizie e consigli rilasciati da uno di loro nascosto, si diceva, in una caverna nel deserto con pochi eroi fidati e noto con il nome di “Cavaliere della via maestra”, progredito al punto tale da avere delle vere e proprie visioni sul futuro. In questo frangente aveva ordinato alla comunità di rinunciare alla violenza: nel sistema ideato dalla Grande Loggia dei Programmatori aveva individuato la possibilità di cambiare il corso degli eventi grazie a una banale modifica in una riga del Programma Supremo che rivelava una debolezza inaspettata. Il battito d’ala di una farfalla avrebbe scatenato un uragano in tutto il Sistema, c’era solo da aspettare il momento giusto.
Sul Trono della Suprema Luce, circondato dai suoi più stretti Collaboratori del Consiglio Esecutivo, il Re dei Mondi sorrise.
K.K
Berlin, 15 Dhu-l-Qada 1444