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Debole apprezzamento dell’espiazione e delle cose eterne.
Se la nostra alimentazione è tale da ridurre il vigore fisico e mentale, siamo preda di abitudini che tendono verso questo risultato; disonoriamo il Signore, perché lo derubiamo del servizio, che lui esige da noi. Coloro che acquisiscono e mantengono l’appetito innaturale per il tabacco, lo fanno a scapito della loro salute. Stanno distruggendo l’energia nervosa, riducendo la forza vitale e sacrificando la forza mentale.
Coloro che professano di essere seguaci di Cristo, ma nello stesso tempo sono schiavi di questo terribile peccato, non possono avere un alto apprezzamento dell’espiazione e una stima elevata delle cose eterne. Le menti che sono offuscate e parzialmente paralizzate dalle sostanze malsane, cadono facilmente in tentazione e non possono gioire della comunione con Dio. Signs of the Times, 6 Gennaio 1876
Se Cristo e gli apostoli fossero in mezzo a noi.
L’apostolo Giacomo dice che la saggezza che viene dall’alto “prima è pura”. Se egli avesse visto i suoi fratelli usare tabacco, non avrebbe forse denunciato questa pratica come “terrena, animale e diabolica”? The Sanctified Life, p. 24
Se Pietro ora fosse su questa terra, esorterebbe i seguaci professi di Cristo ad astenersi dalle concupiscenze carnali, che combattono contro l’anima. Paolo chiederebbe a tutte le chiese di purificarsi da ogni contaminazione di carne e spirito, perfezionando la santità nel timore di Dio. Cristo, invece, avrebbe cacciato dal tempio tutti quelli che fossero contaminati dall’uso del tabacco, perché inquinano il Suo Santuario con il loro alito impuro. Egli avrebbe detto a questi adoratori la stessa cosa che disse agli Ebrei: "La mia casa è una casa di preghiera. Voi, invece, ne avete fatto una spelonca di ladroni!" (Marco 11:17)
E noi dovremmo dire a loro questo: - Le vostre offerte profanate dal tabacco sono indegne, contaminano il Tempio del Signore, e Dio le ha in abominio. Il vostro culto non è accettabile, perché i vostri corpi, che dovrebbero essere il tempio dello Spirito Santo, sono contaminati. Voi derubate la tesoreria del Signore con migliaia di dollari, per compiacere l’appetito innaturale. - Signs of the Times, 13 Agosto 1874
Terribile morte dei sacerdoti corrotti dal tabacco.
I sacerdoti che ministravano nelle cose sacre, ricevettero l’ordine di lavarsi piedi e mani, prima di entrare nel Tabernacolo alla presenza di Dio, per intercedere per Israele, affinché non profanassero il santuario. Se i sacerdoti fossero entrati nel santuario con le loro bocche contaminate dal tabacco, avrebbero condiviso la sorte di Nadab e Abiu. Eppure, professi cristiani s’inchinano davanti a Dio con le loro famiglie, per pregare con le loro labbra contaminate dalla sporcizia del tabacco.
Siate puri.
Coloro che sono stati consacrati mediante l’imposizione delle mani, per ministrare le cose sacre, spesso si avvicinano all’altare con le loro bocche e labbra inquinate, e con il loro alito contaminato dalla sporcizia del tabacco, per parlare in nome di Cristo. Come può un servizio tale essere accettato da un Dio Santo, che esigette che i sacerdoti d’Israele facessero preparativi molto speciali, prima di entrare alla Sua presenza, affinché la loro solenne santità non li consumasse per il disonore, come nel caso di Nadab e Abiù. Essi non devono dimenticare che il Dio potente d’Israele è ancora oggi lo stesso Dio di purezza. Essi professano di essere al servizio di Dio, mentre stanno commettendo idolatria, facendo del loro appetito un dio. Il tabacco è il loro idolo accarezzato. Ogni considerazione elevata e santa deve inchinarsi davanti a Lui. Dichiarano di essere adoratori di Dio, mentre allo stesso tempo violano il primo comandamento, perché hanno altri dei davanti all’Eterno. Purificatevi, voi che portate i vasi dell'Eterno! (Isaia 52:11) Spiriutal Gifts, vol. 4, pp. 127,128
Non contaminate il Tempio di Dio.
Il Signore desidera che tutti quelli che credono in Lui sentano la necessità di migliorare. Ogni facoltà ricevuta deve essere sviluppata. Nessun dono deve essere messo da parte. Come tutta la natura, anche l’uomo è sotto la supervisione di Dio in ogni senso della parola e quanto più si familiarizza col suo Creatore, tanto più sacra considererà la propria vita. Non metterà il tabacco sulla sua bocca, sapendo che contamina il tempio di Dio. Non berrà vino o liquore, perché come il tabacco esso degrada tutto l’essere. Manuscript 130, 1899